Toscana, al via il percorso partecipativo per gli ‘Stati generali della salute’

Fino al 30 giugno sarà possibile lasciare contributi e riflessioni per migliorare la sanità toscana del presente e progettare quella del futuro
Le politiche della salute per la Toscana dei prossimi anni saranno definite attraverso un percorso che vedrà impegnati insieme il consiglio e la giunta regionale. Da oggi prende il via un percorso partecipativo che porterà, nel mese di novembre, agli ‘Stati generali della salute’. Un percorso di riflessione e di proposta che vedrà impegnata nella prima fase l’assemblea toscana, che seguirà direttamente il processo partecipativo con il coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni, di professionisti e amministratori locali, per fare emergere idee, proposte e delineare i principali obiettivi delle politiche regionali in ambito socio-sanitario.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina (13 maggio) a palazzo del Pegaso dal presidente Antonio Mazzeo, il presidente della commissione sanità Enrico Sostegni, gli assessori regionali Simone Bezzini e Serena Spinelli con la presenza dei consiglieri della terza commissione Andrea Vannucci e Donatella Spadi e in collegamento streaming, tra gli altri, il direttore della direzione sanità, welfare e coesione sociale della giunta Regionale, Carlo Tomassini, i direttori generali delle Asl, Rocco Damone, Antonio Davide Barretta, Maria Letizia Casani. La consultazione online si apre oggi sul sito web del consiglio regionale: verterà su tematiche specifiche tra le quali l’organizzazione delle aziende e della rete ospedaliera, i rapporti con le articolazioni del territorio il sistema dell’emergenza urgenza, la prevenzione, l’innovazione tecnologica, il ruolo del capitale umano, le politiche per la non autosufficienza, il ruolo del terzo settore. Fino al 30 giugno 2021, termine della prima fase di questo percorso, sarà possibile, seguendo una semplice procedura di registrazione, lasciare contributi e riflessioni per migliorare la sanità toscana del presente e progettare quella del futuro. Tutti i cittadini potranno quindi partecipare. La commissione sanità del consiglio regionale, presieduta da Enrico Sostegni sarà il punto di riferimento costante. Sarà possibile richiedere un’audizione che sarà messa in calendario entro il 30 giugno.
“Questo è un momento importante, di rilancio per il Consiglio regionale – esordisce il presidente Antonio Mazzeo -. Ringrazio Enrico Sostegni per aver voluto fin dal primo momento questo percorso di approfondimento che ha un grande valore politico. Si allargano gli spazi di partecipazione alle cittadine e i cittadini della Toscana nella definizione delle linee guida regionali sulla sanità e la salute. Questo è alla base del mio modo di intendere la politica. Lo Statuto prevede che sia nostro compito promuovere l’effettivo esercizio dei diritti politici di tutti i toscani, compresi quelli residenti all’estero e i cittadini stranieri residenti in Toscana. Non è un caso che poniamo al centro i cittadini, il mondo del sociale, l’associazionismo. La pandemia ha cambiato i bisogni primari delle persone, è necessario ridefinire le linee guida e farlo attraverso la partecipazione”.
“Ci sarà un imponente lavoro di ascolto e di raccolta delle istanze del mondo socio-sanitario toscano – spiega il presidente della commissione sanità del consiglio regionale, Enrico Sostegni -. Ne ricaveremo una visione ampia, che ci permetterà di focalizzare gli aspetti sui quali costruire le basi della Salute pubblica del futuro. La pandemia di Covid19 ha evidenziato l’importanza e la centralità di un sistema sanitario pubblico e universalistico, ponendo la necessità di accelerare un processo di riflessione e di riforma , puntando sul potenziamento della sanità territoriale, sul rafforzamento della medicina generale e dei centri di assistenza primaria, sull’unitarietà del sistema ospedale-territorio, sull’innovazione tecnologica e su una nuova cultura della salute. Come ha ben spiegato l’Organizzazione mondiale della sanità, il termine ‘salute’ va inteso come uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente come assenza di malattie o infermità. La salute è quindi una condizione che si determina non solo per cause ‘naturali’, ma è anche e soprattutto in conseguenza di scelte, prese sia a livello personale che a livello pubblico”
“Ascolto e partecipazione sono elementi chiave per costruire insieme la sanità toscana del futuro che sappia mettere al centro il territorio, fare tesoro delle lezioni impartite dalla pandemia, fare rete, valorizzare le eccellenze, offrire soluzioni concrete a problemi vecchi e nuovi, rafforzare e adeguare alle nuove sfide il sistema sanitario regionale nel suo complesso, a misura di cittadino, partendo dalle esigenze reali della comunità e con investimenti strutturali. Gli Stati generali della salute, che abbiamo fortemente voluto fin dall’inizio della legislatura e come previsto dal programma di governo – spiega Bezzini –, saranno l’occasione per condividere obiettivi e strategie, individuando congiuntamente le priorità su cui lavorare. Ringrazio fin da ora il Consiglio Regionale per l’impegno che si è assunto e il contributo essenziale che fornirà. La sanità toscana è sempre stata riforme, innovazione, cambiamento. Alcuni dei temi fondamentali che affronteremo insieme: sanità territoriale, medicina di prossimità, telemedicina, innovazione, integrazione ospedale-territorio, personale, ammodernamento e riqualificazione delle strutture sanitarie, reti cliniche, emergenza-urgenza, terzo settore e prevenzione. Il Covid ci ha ricordato, se ce ne fosse bisogno, quanto sia determinante l’azione sul territorio e molte risorse messe in campo potrebbero essere riconvertite una volta superata l’emergenza sanitaria, come le Usca, ad esempio sul fronte delle malattie croniche. La salute è un diritto fondamentale sancito dalla nostra Costituzione, un bene comune che riguarda l’intero corpo sociale. Una sanità di tutti e per tutti, vicina, accessibile e di qualità”.
“Accolgo con favore questo percorso partecipativo che prende il via su iniziativa del Consiglio regionale e al quale la Giunta è pronta a collaborare e affiancare la propria azione. Abbiamo un sistema che ha notevoli capacità – sostiene Spinelli – e vogliamo renderlo sempre più in grado di rispondere sui territori in maniera integrata ai bisogni sociali e di salute. Un sistema orientato a una presa in carico complessiva della persona, sulla base anche del contesto familiare, sociale e ambientale e costruita intorno ai bisogni e ai diritti di ciascuno. Parlare di salute, di benessere complessivo e di qualità della vita significa parlare di comunità, di scelte di salute che funzionano se assunte in una dimensione collettiva, nella quale i cittadini sono parte attiva dei processi. In questo senso i territori e le relative comunità possono essere la prima dimensione di assistenza e di cura delle persone e valorizzarne il ruolo costituisce un aspetto sempre più decisivo. Per il futuro si dovrà pensare a realizzare anche le Case della Comunità, accanto a quelle, che abbiamo già pensato, della Salute”.