Vino e carne: un viaggio tra abbinamenti che conquistano e luoghi comuni da sfatare

27 gennaio 2025 | 08:57
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Vino e carne: un viaggio tra abbinamenti che conquistano e luoghi comuni da sfatare

Organizzare una cena a base di carne: alzi la mano chi non ci ha mai pensato? Si tratta di un’idea originale che permette di accontentare diversi palati e, nel contempo, di esaltare la tradizione, in questo periodo sempre più all’insegna dello slow food e dell’attenzione alla sostenibilità tra mangimi biologici e focus sul km 0, di svariate zone d’Italia.

Per rendere il tutto davvero speciale, però, è necessario concentrarsi sugli abbinamenti enologici.

Qui cascano in tanti su quello che è un luogo comune da sfatare purtroppo ancora molto diffuso (e che, per questo, chiude la porta a una marea di opportunità di gusto). Di cosa stiamo parlando? Della convinzione che con la carne vada bene a prescindere solo il vino rosso. 

Certo, nel momento in cui si porta in tavola quel florilegio di piacere olfattivo e gustativo che è lo stufato, non si può non pensare a etichette all’insegna della corposità come il Baglio di Pianetto, tra le star della sezione vini rossi di Tannico, e-commerce famoso tra gli amanti dell’enologia e, in generale, tra le buone forchette che vogliono esaltare al massimo i loro piatti, ma c’è molto di più.

Tutto chiaramente dipende dal tipo di carne che si ha intenzione di presentare ai propri ospiti. Nel caso di quella rossa, che si contraddistingue per una consistenza importante e per un sapore di carattere, vanno benissimo sempre i vini rossi, ideali in particolare quando si ha a che fare con tagli alla griglia, che si sposano alla perfezione con nomi ad alto livello di acidità, per esempio il Sangiovese, che aiutano a pulire il palato.

Quando, invece, si porta in tavola la carne bianca, decisamente più delicata, il gioco di equilibri di gusto è molto più sottile. Opportuno, infatti, è orientarsi verso vini che non sovrastino troppo il gusto del piatto ma che facciano da vero e proprio complemento. 

Si può quindi stupire gli ospiti abbinando un ottimo Chardonnay, che annovera tra le sue note la freschezza della mela verde, a piatti con protagonista la carne di tacchino o di pollo. Un trucco per rendere questa sinergia ancora più armonica? Guarnire la carne con delle erbe aromatiche.

Degna di nota è l’eccezione dell’agnello che, con il suo sapore leggermente più deciso rispetto alla media delle altre carni bianche, richiede un bianco con una corposità interessante. Tra le idee migliori? Senza dubbio il Vermentino, che riesce comunque a rimanere in secondo piano rispetto alla regina della portata, ossia la carne.