Tumori e impatto sociale: gli oncologi apuani e dell’Aoup a Bologna per le terapie integrate

16 ottobre 2024 | 12:45
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Tumori e impatto sociale: gli oncologi apuani e dell’Aoup a Bologna per le terapie integrate

Obiettivo ridurre gli effetti collaterali, migliorare l’aderenza delle terapie oncologiche e la qualità di vita, durante e al termine dei trattamenti

Si è concluso nei giorni scorsi a Bologna un importante convegno nazionale sulle terapie integrate utilizzate in ambito oncologico, che aveva tra i responsabili scientifici Andrea Mambrini, direttore dell’Oncologia apuana, e Maurizio Lucchesi, medico oncologo della stessa struttura.

Gli altri due responsabili scientifici, insieme ai professionisti apuani, erano Sara Donati, dell’Oncologia 1 di Aoup, e Stefano Magno, della struttura di Terapie integrate in Senologia del Policlinico Gemelli di Roma.

I tumori costituiscono un problema di enorme impatto sociale e il loro percorso di cura, che ha portato e sta portando a straordinari successi in termini di efficacia e di sempre maggiore precisione, comporta tuttavia trattamenti spesso prolungati nel tempo con possibili effetti collaterali per lo più lievi ma duraturi, un’alterazione dell’equilibrio interiore, nei rapporti familiari e sociali dei pazienti.

D’altronde, il netto miglioramento della sopravvivenza nella maggior parte delle neoplasie, anche in stadio avanzato, rende il tema della qualità di vita non più marginale, ma centrale.

Non solo, quindi, terapie antitumorali (chirurgia, chemioterapia, radioterapia, ormonoterapia, immunoterapia, terapie a bersaglio molecolare), ma anche un’attenta valutazione degli stili di vita (nutrizione e attività fisica), affiancati da supporto psicologico e trattamenti complementari, con l’obiettivo di ridurre gli effetti collaterali, migliorare l’aderenza delle terapie oncologiche e la qualità di vita, durante e al termine dei trattamenti.

“Il modello integrato – ha sottolineato Andrea Mambrini – prevede un ascolto attento dei bisogni di salute dei pazienti e la stretta collaborazione di un team di specialisti, in grado di pianificare percorsi condivisi con i pazienti per fornire loro risposte concrete, sicure e razionali anche ai bisogni di salute meno ascoltati”.

Un evento su un tema attuale, quindi, che ha visto la partecipazione di numerosi professionisti della sanità.

Nelle quattro sessioni i relatori, tutti di altissimo livello, hanno trattato diversi argomenti: “Come cambiano i trattamenti in oncologia: i nuovi bisogni”; “Stili e qualità di vita durante i trattamenti antitumorali”; “Il benessere psico-fisico”; “Le terapie complementari come potenziale risposta ai bisogni”.

In un momento dedicato alla lettura dal titolo “Il paziente racconta i suoi bisogni” hanno portato le loro preziose testimonianze in collegamento video – rispettivamente sull’importanza della musica e della danza – due grandi artisti come Giovanni Allevi e Carolyn Smith.

Nella quarta sessione, dedicata alle terapie complementari, anche Giuseppe (Peppe) Vessicchio, direttore d’orchestra, arrangiatore e noto personaggio televisivo, e Maurizio Cantore, oncologo ideatore dell’associazione “Donatori di musica”, hanno raccontato il beneficio della musica come strumento terapeutico.