“Rilanciare l’occupazione di qualità con gli investimenti” ma senza “finanziamenti a pioggia”

Contro la crisi industriale, la Uil chiede “maggior coinvolgimento delle parti sociali nella progettazione”
“Chiediamo un maggior coinvolgimento delle parti sociali nella progettazione degli investimenti per non far sì che questi si trasformino in ulteriori finanziamenti a pioggia alle imprese senza che vengano accompagnati da una reale crescita occupazionale stabile e di qualità”. La posizione è del segretario generale di Uil ToscanaPaolo Fantappiè, alla luce dei dati relativi alle crisi industriali in Toscana.
“Nei giorni passati – ricorda – era stato l’Irpet a lanciare il doppio allarme: in primis una situazione di stagnazione del Pil a cui si accompagna una crescita occupazionale, evidentemente di scarsa qualità e stabilità; in secondo luogo le crisi in settori fondamentali per la nostra regione, come quelli della moda e parte della meccanica.
A questo proposito, ricordiamo che le crisi dei settori appena citati non sono congiunturali ovvero ‘cicliche’, che si avvicendano nel tempo – ma rappresentano crisi strutturali legate a cambiamenti dei modelli produttivi ed a problemi relativi al commercio globale. La nostra preoccupazione è che tutto ciò possa coinvolgere anche altri settori produttivi.
Come Uil Toscana crediamo che serva rilanciare l’occupazione di qualità e lo sviluppo industriale della Toscana utilizzando l’importante leva degli investimenti: ci sono miliardi in arrivo dal Pnrr e dai Fse, non utilizzarli al meglio non significherebbe soltanto perdere un’occasione storica per rilanciare la nostra regione, ma anche un’occasione per salvarla da questo declino costante”.