Ungulati, è allarme per le aziende vinicole

Baragli (Federagripesca Confcooperative Toscana): "Vanno adeguati i regolamenti comunali sulle recinzioni"

“Le aziende vinicole sono in forte difficoltà e stanno subendo danni gravissimi ai loro vigneti. La situazione è peggiorata anche rispetto al recente passato: il numero di cinghiali e caprioli è ormai fuori controllo, ogni notte si rischia una strage di vigneti”. A dirlo è Ritano Baragli, vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, sui danni che cinghiali e caprioli stanno arrecando alle coltivazioni di uva ma non solo.

“Ogni Comune ha regole diverse sulle recinzioni e questo crea non solo un caos normativo agli imprenditori che magari hanno terreni in territori comunali diversi – dice Baragli – ma anche una disparità di trattamento tra agricoltori di un Comune e agricoltori di un altro. I regolamenti comunali sono spesso rimasti fermi a trent’anni fa quando la presenza degli ungulati non era così forte”.

“Le leggi sulla caccia risultano poi troppo stringenti in Toscana – continua Baragli –. In Emilia Romagna è ad esempio permessa la caccia di selezione notturna agli ungulati, responsabili di ingenti danni alle coltivazioni, mentre in Toscana il visore notturno per i cacciatori rimane vietato ”.