Un’impresa su 3 ha diminuito il fatturato nel 2023. Previsto un peggioramento per il 2024

Preoccupano le guerre ma anche la diminuzione del potere d'acquisto delle famiglie. Gestire il flusso delle risorse è cruciale perché il credito rimane costoso

La situazione economica delle imprese di Lucca, Massa Carrara e Pisa, sebbene in peggioramento rispetto alle previsioni fatte nei mesi scorsi, rimane complessivamente positiva, con una crescita degli organici e del fatturato che interessa tutti i territori ad eccezione di Pisa.

Per il 2024 le aziende delle tre province prevedono un ulteriore peggioramento sul fronte del fatturato, a causa dei conflitti globali, della politica monetaria ancora restrittiva e del rallentamento delle economie partner, oltre che alla fine degli incentivi edilizi. Tuttavia le imprese non si arrendono e nel corso del 2024 prevedono di adottare alcune azioni prioritarie per affrontare le sfide che le attendono: migliorare la pianificazione economico finanziaria, investire nella formazione professionale, potenziare la digitalizzazione e promuovere pratiche sostenibili per adattarsi alle nuove tendenze di mercato.

Questi, in sintesi, i risultati dell’indagine annuale “ClimaImpresa“, condotta questa primavera dalla Camera di Commercio della Toscana nord ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche su di un campione di 551 imprese delle province di Lucca, Massa Carrara e Pisa.

“Nonostante il contesto economico sfidante – afferma il presidente della Camera di Commercio della Toscana Valter Tamburini – le imprese delle Toscana nord ovest hanno mostrato una notevole resilienza. La nostra indagine evidenzia che le aziende puntano su digitalizzazione, economia circolare e migliore gestione dei flussi di cassa per affrontare le sfide future: la Camera di Commercio è al loro fianco in questo percorso”.

In provincia di Pisa, il quadro economico delle imprese nel 2023 si è rivelato negativo: il 32% delle aziende ha riportato aumenti di fatturato, mentre il 35% ha subito diminuzioni, generando un saldo negativo di -3 punti percentuali. Sul fronte occupazionale, si è registrata una crescita dello 0,7%. Per il 2024, il clima di fiducia tende a rimanere negativo, a causa del peggioramento nelle costruzioni e nel commercio, con un saldo aumenti diminuzioni del giro d’affari che scende a -16 punti percentuali.

Tra i fattori globali che più preoccupano le imprese pisane si segnalano i conflitti, la politica monetaria restrittiva, il rallentamento delle principali economie mondiali e il blocco del Canale di Suez. Per quanto riguarda i fattori interni, le imprese pisane sono preoccupate per la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, per l’elevata pressione fiscale e per l’eccessiva burocrazia. Per affrontare le sfide del 2024, le aziende intendono investire nel miglioramento della pianificazione degli aspetti economici e finanziari, poiché gestire il flusso delle risorse è cruciale in un contesto in cui il credito rimane costoso.

Anche la formazione professionale dei dipendenti è ritenuta fondamentale, considerando la difficoltà nel reperire personale qualificato e il potenziamento dei processi di digitalizzazione e dell’economia circolare rappresenta una priorità, dato che queste pratiche possono contribuire significativamente all’efficienza e alla sostenibilità delle attività aziendali.

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