Il Chianti classico Berardenga 2020 è tra i top 100 di Wine Spectator

ll vino della cantina Fèlsina ha ottenuto il 22esimo posto nella classifica dedicata ai migliori vini al mondo
Il Chianti classico Berardenga riserva 2020 di Fèlsina è tra i top 100 di Wine Spectator, i migliori 100 vini al mondo per 2023 secondo gli esperti della rivista americana. Il Chianti classico Berardenga riserva 2020 si colloca al 22esimo posto della classifica, quinto tra gli italiani presenti.
Si tratta di un’etichetta storica dell’azienda vitivinicola toscana: prodotto dal 1967 da uve 100 per cento Sangiovese selezionate nei vigneti del Chianti classico, è la perfetta espressione dei diversi terroir che caratterizzano l’azienda, al confine con i colli senesi.
Wine Spectator lo definisce “Un rosso di grande corpo, presenta al primo impatto sentori di menta, lavanda e rosmarino selvatico. Prosegue con aromi di ciliegia, lampone, sottobosco, arancia amara e tabacco, che si intrecciano a una texture compatta che porta a un lungo finale. Impressionante ora, ma ancora migliore tra tre o cinque anni”.
Come di consueto si mantiene alta la presenza di etichette italiane tra i grandi nomi internazionali: ben 24 vini, di cui 7 provenienti dal Chianti classico. L’azienda Fèlsina sarà inoltre nuovamente presente ad OperaWine – 100 Finest italian wines, manifestazione che ogni anno anticipa il Vinitaly ed è dedicata alle più virtuose aziende italiane selezionate da Wine Spectator.
I presenti per il 2024 sono stati annunciati da Bruce Sanderson ed Alison Napjus, senior editors di Wine Spectator, durante la prima giornata dell’evento wine2wine. Tra le regioni, la Toscana è la più rappresentata con 33 cantine, davanti al Piemonte con 19, al Veneto con 18 e alla Sicilia con 16 cantine.
La cantina Fèlsina nasce nel 1966 a Castelnuovo Berardenga grazie a Domenico e al figlio Giuseppe Poggiali. A entrambi fu da subito chiara la grande vocazione enologica di questo territorio di confine, tra le colline del Chianti classico e quelle dei colli senesi, dove il Sangiovese trova grandissime espressioni. Con l’ingresso in azienda di Giuseppe Mazzocolin e dell’enologo Franco Bernabei si delinea ancor meglio il profilo che l’azienda mantiene tutt’ora e che dagli anni Novanta è portato avanti con successo da Giovanni Poggiali, figlio di Giuseppe Poggiali e oggi alla guida di Fèlsina: una costante ricerca di autenticità in vigna e in cantina, tra natura e tecnica, in 500 ettari di terreno, di cui 72 dedicati alle vigne a conduzione biologica.


