Si infiamma il dibattito sulla multiutility toscana. Alia: “Impegnati nell’elaborazione di un serio piano industriale”

Per Forza Italia il dietrofront del Pd sulla quotazione in borsa è "una scelta miope". M5S: "Solo un stop strategico"

“Con il no ideologico alla quotazione in borsa della multiutility, in origine prevista, il PD si è dimostrato completamente miope. Altro che nuovo corso, l’odio per i privati è più forte che prima”. Lo afferma Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia e componente dell’ottava commissione ambiente, dopo la scelta dei sindaci Pd di Firenze, Prato ed Empoli di opporsi alla quotazione in borsa.

“Sono molti mesi – prosegue Mazzetti – che si parla di multiutility ma le basi di quello che è, a tutti gli effetti, ancora un annuncio sono fragilissime”. “Prima di tutto, nel territorio coinvolto – spiega – mancano gli impianti: quelli per il trattamento dei rifiuti, termovalorizzatori e non solo, quelli per l’energia e non solo. L’ingresso dei privati permetterebbe di sanare questa lacuna strutturale”. “Il passaggio alla multiutility è corretto ma gestito in questo modo, ribadisco miope e ideologico, rischia di essere un buco nell’acqua, purtroppo con prevedibile conseguenze negative sui costi e sui servizi, per cittadini e imprese. Non solo, visto che i comuni di Firenze, Prato ed Empoli andranno al voto tra non molto, è opportuno non fare scelte sbagliate che vincoleranno le future amministrazioni. Bisogna invece coinvolgere i corpi produttivi e gli imprenditori perché acqua, rifiuti ed energia sono scelte strategiche da cui passa il progresso dei territori”, conclude Mazzetti.

Irene Galletti, presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, e il deputato Andrea Quartini commentano in maniera divera il recente strappo del segretario regionale del Pd, Emiliano Fossi, riguardo al percorso di quotazione in borsa della multiutility dei servizi.

“L’idea di quotare in vorsa la multiutility è talmente scellerata che il Pd ha dovuto prenderne atto, vista anche la reazione da parte della società civile che ha compreso bene i pericoli finanziari a cui si esponeva un bene essenziale come l’acqua e servizi strategici per la comunità. Ma non ci facciamo nessuna illusione: la “marcia indietro” annunciata secondo noi è solo uno stop strategico in vista delle elezioni amministrative ed europee, per poi riprendere in gran carriera appena superate. Se fosse vera la correzione di marcia, il Pd avrebbe dovuto prendere una posizione netta e chiara contro le parole dell’ad di Alia Alberto Irace che la scorsa settimana è intervenuto a gamba tesa contro la Cgil e i comitati annunciando lo sbarco in borsa della multiutility già nel 2024; e riprendere anche il sindaco di Prato Biffoni, che proprio ieri ha sostenuto che la scelta sulla quotazione in borsa spetta ai tecnici e non alla politica. Preoccupa inoltre la mancata conferma di Giuseppe Sardu alla guida di Acque Spa, un amministratore che ha sempre portato avanti l’impegno per la ripubblicizzazione dell’azienda attraverso il riacquisto delle quote attualmente in possesso di Acea Spa in ottemperanza a quanto espresso dalla volontà dei soci pubblici che rappresenta. La nostra battaglia perciò continua, perché resta ancora il nodo della piena gestione del pubblico, e resteremo vigili sugli sviluppi futuri, perché al netto dei proclami ad effetto le intenzioni per noi appaiono le stesse”.

In riferimento al dibattito sulle prospettive della multiutility toscana torna a intervenire anche Alia che conferma di essere unicamente impegnata nell’elaborazione di un serio piano industriale, “con l’obiettivo di definire una strategia solida e coerente per il futuro di un progetto fondamentale, che faccia della Toscana la regione più sostenibile del paese, contenga e riduca le tariffe dei servizi pubblici e garantisca la qualità del lavoro”.

“In questa prospettiva – dice l’azienda – stiamo già lavorando per conseguire efficienze e riorganizzare le 67 società coinvolte e per presentare, entro il mese di ottobre, un piano industriale che definisca strategie, obiettivi e possibilità di sviluppo della multiutility, indichi possibilità di finanziamento e permetta agli azionisti di effettuare le migliori e più opportune valutazioni per la definizione di una visione a lungo termine basata sulla crescita, la qualità, l’innovazione e la tutela dell’ambiente”.

 

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