Operai in nero e zero sicurezza, l’Ispettorato del lavoro sospende otto aziende

Controlli in laboratori tessili e pronto moda a Prato e provincia: cinque dipendenti senza permesso di soggiorno, due vittime di caporalato
Undici aziende ispezionate, otto attività sospese: sette per lavoro nero e una per motivi di sicurezza. Questo il risultato delle ispezioni dell’Ispettorato del lavoro di Prato non solo nel capoluogo ma anche a Montemurlo, Carmignano e Poggio a Caiano.
Settanta i lavoratori controllati – il 45% donne – tutti stranieri extracomunitari; 23 quelli risultati irregolari, di cui 14 completamente in nero. Cinque dipendenti erano senza regolare permesso di soggiorno, due le vittime di caporalato.
I controlli hanno visto impegnata una task force composta da ispettori del lavoro della sede di Prato e di altri Itl e personale ispettivo dell’Inps e dell’Inail, con il supporto del comando provinciale dell’Arma e dei mediatori culturali dell’Oim (Organizzazione Internazionale delle Migrazioni).
Le verifiche sono state precedute da un’attività di programmazione che ha visto coinvolti l’area Vigilanza, il Nil di Prato, la polizia municipale, carabinieri e Asl.