“In Toscana il salario minimo fondamentale per 100mila lavoratori”

Il segretario Uil Fantappiè: “Siamo favorevoli, troppe persone con paghe da fame”
“Siamo favorevoli al salario minimo, in Toscana avrebbe un impatto su oltre 100mila lavoratori che guadagnano meno di nove euro l’ora. Non dimentichiamoci però della contrattazione collettiva e dei rinnovi contrattuali”. È quanto afferma Paolo Fantappiè, numero uno della Uil Toscana che sottolinea l’importanza della misura per contrastare il lavoro povero. “Molti di questi lavoratori sono nel settore dei servizi, in cui troppo spesso vengono applicati contratti pirata, non firmati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, e quelli in subappalto: settori molto forti nella nostra regione, più di industria e manifattura. Una misura che resta quindi necessaria e urgente per tutti quei lavoratori con paghe da fame, peraltro sempre più erose dalla galoppante inflazione da profitto, quei lavoratori invisibili, precari o a nero”.
“Non dobbiamo però dimenticare l’importanza della contrattazione collettiva – sottolinea ancora – la soglia minima deve corrispondere ai minimi contrattuali previsti nei Ccnl firmati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, per non perdere tutti quei diritti che solo i contratti nazionali possono offrire. Contratti che devono essere rinnovati subito, visto che oltre 7 milioni di lavoratori stanno lavorando, in alcuni casi, come il pubblico impiego, da anni, con contratti scaduti”.