Tari, Firenze a caccia di evasori: recuperati 12 milioni

20 luglio 2023 | 16:00
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Tari, Firenze a caccia di evasori: recuperati 12 milioni

Controlli congiunti di Comune e Alia: la gran parte delle violazioni riguardano utenze non domestiche

Oltre 10 milioni di euro di Tari recuperata nel 2022, quasi due quelli individuati lo scorso anno e in via di emissione per il 2023. Questi i risultati delle azioni contro l’evasione della tariffa sui rifiuti a Firenze, presentati a Palazzo Vecchio dall’assessore al Bilancio Giovanni Bettarini e dall’assessore all’Ambiente Andrea Giorgio insieme ad Alia, mentre proseguono i controlli incessanti su incrocio banche dati e ‘porta a porta’ per scovare chi non paga.

Esattamente, nel 2022 sono stati recuperati 10 milioni e 870mila euro di Tari evasa e individuate ulteriori situazioni di evasione per 1,8 milioni che saranno rendicontate nel 2023. La fetta più grande di questa operazione di recupero (pari a circa 7 milioni di euro) è dovuta alla cosiddetta attività induttiva, sulla base dell’incrocio delle banche dati. Di questi sette milioni solo una piccolissima parte (64.296 euro) è relativo alle utenze domestiche mentre il resto (6.980.247 euro) è di utenze non domestiche, ovvero 3860 casi contro 297.

Più contenuta ma comunque importante l’azione di recupero dell’evasione derivante da omesse denunce, accertate con i formulari destinati a cittadini e imprese: oltre 1,2 milioni è il recupero per 5366 utente domestiche che non erano registrate ad Alia e oltre 2,5 milioni il recupero relativo alle utenze non domestiche (1038 casi), per un recupero totale pari a 3.826.291 euro

“Abbiamo ottenuto risultati importanti – ha dichiarato Bettarini – con un lavoro difficile che facciamo insieme ad Alia e agli uffici delle nostre direzioni. Abbiamo recuperato oltre 12 milioni di euro di evasione con accertamenti derivanti sia dall’incrocio di banche dati che dalle omesse denunce, sia su utenze domestiche che non domestiche. Sono cifre molto consistenti e prevediamo le stesse, se non leggermente rialzate, da mettere in bilancio nel 2023”.

“Avevamo dato obiettivo 10 milioni e lo abbiamo superato di molto grazie all’ottimo lavoro degli uffici e di Alia – ha sottolineato l’assessore Giorgio – Stanare gli evasori è fondamentale perché chi non paga aumenta i costi di chi paga e perché chi non paga la Tari è spesso responsabile degli abbandoni, di ingombrati e non solo. Questa battaglia fa parte del percorso di trasformazione della raccolta dei rifiuti che stiamo portando avanti in città, e che accompagniamo anche con un grande lavoro di controlli e sanzioni degli ispettori ambientali, aumentati del 50% nei primi 6 mesi dell’anno rispetto allo scorso. Le risorse recuperate andranno a mitigare il costo della Tari dei prossimi anni, restituendo così ai cittadini virtuosi quanto gli è stato tolto da chi non ha pagato”.

Da giugno è iniziato anche un nuovo tipo di controlli ‘casa per casa’ effettuati dagli ispettori ambientali di Alia a fianco della polizia municipale, che si sono concentrati nel Quartiere 3 e nel Quartiere 5, in particolare nelle zone di via Tagliamento e via di Peretola. Sono state trovate 105 situazioni irregolari con 20 evasori della Tari. Il personale della direzione Ambiente ha anche sollecitato il pagamento di 9.330 euro per Tari non pagata a 27 utenti iscritti con debito. Questa attività degli ispettori si somma al lavoro su strada, dove, in totale nei primi sei mesi dell’anno sono stati effettuati 11.176 controlli (49% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) ed emesse 431 multe (+35% rispetto al 2022). A giugno i controlli fatti sono 1528 e 74 le multe.

“Attraverso gli incroci sulle banche dati e i controlli sul territorio, grazie alla fattiva collaborazione con l’ufficio tributi del Comune e la polizia municipale, si stanno raggiungendo risultati importanti per il recupero della evasione che sono destinati ad aumentare. È in fase di lancio anche una campagna di comunicazione per informare i cittadini rispetto alla opportunità di pagare solo il 50% della sanzione attraverso una semplice autodichiarazione – dicono da Alia – Regolarizzare la propria posizione Tari conviene”.