L'incontro in Regione |
Cronaca
/
In Azienda
/

C’è il Consorzio Abaco per l’ex Gkn

6 luglio 2023 | 17:00
Share0
C’è il Consorzio Abaco per l’ex Gkn

Rsu e sindacati: “Percorso che va approfondito”. Sbloccata la “cassa”, gli operai scendono dalla torre

Primo incontro oggi in Regione sul percorso di reindustrializzazione dell’ex Gkn e primi riscontri positivi, seppur da approfondire, con l’interesse del Consorzio Abaco di Genova.

Un appuntamento chiesto da tempo dalla Fiom Cgil per  avere un aggiornamento rispetto all’azione di scouting pubblico, mentre i lavoratori che attendono ancora il pagamento degli arretrati hanno deciso di scendere dalla torre di San Niccolò dopo i primi pagamenti della cassa integrazione.

“Oggi pomeriggio alle 17, dopo sei giorni si è conclusa l’azione, la lotta tornerà a concentrarsi davanti ai cancelli della fabbrica. Intanto sono arrivati sui conti correnti degli operai i primi bonifici della cassa integrazione, ancora confusi e parziali, ma si comincia a vedere un segno positivo alla voce entrate, cosa che non accadeva dal mese di novembre. Ad oggi sono arrivati tra i due e i quattro mesi di cassa, cifre misere, soprattutto per chi ha lavorato alla manutenzione — sottolinea la Rsu – Ma manca ancora molto: il resto dei flussi, le buste paga, le spettanze. Dopo aver assistito il 9 luglio 2021 a un disastro industriale, con una fabbrica cancellata da una mail, assistiamo oggi a un disastro imprenditoriale senza fondo. Ciò che abbiamo vissuto sin dall’inizio nei minimi dettagli e quasi nella solitudine dei rapporti con questa proprietà, ora è palese a tutte e a tutti”. Su questo è stato chiesto e ottenuto un tavolo per l’inizio della settimana prossima con la presenza di Inps e Ispettorato del Lavoro, per fare chiarezza e per creare un cordone sanitario tra il territorio e la violenza che questa proprietà sta esercitando contro una intera comunità. “Lo svolgimento di questo tavolo sarà la prima chiave per capire se e come le nostre azioni riprenderanno in città”, chiarisce l’Rsu.

Sull’incontro di oggi il giudizio al momento è invece sospeso: “È stato reso pubblico il soggetto che ipoteticamente potrebbe rivelare lo stabilimento e metterlo a disposizione dei piani industriali. Ipotesi ancora tutte da verificare. I diversi soggetti in campo sono costretti, o stimolati, dal nostro piano industriale e dall’idea forza della fabbrica socialmente integrata a mettersi in moto”.

I sindacati

Per Fiom e Cgil “la Regione ha portato avanti un lavoro importante che sta dando i primi risultati ma non abbiamo, ad oggi, elementi sufficienti per valutare tale progetto. Scongiurando l’ipotesi di procedure concorsuali, al netto dell’amministrazione straordinaria, dobbiamo tenere presente che abbiamo un tempo limitato a disposizione, quello della cassa integrazione che scade a fine anno. Andranno per questo tenuti insieme il processo di acquisizione dell’area di proprietà di Qf con la discussione sui soggetti privati che si presenteranno per abitarla e dare lavoro ai circa 200 lavoratori ancora in Qf con l’obiettivo di tornare a occupare anche più dei 422 addetti iniziali. La Regione si è impegnata a portare avanti questo percorso entro settembre. Se si concretizzerà dovrà prevedere la sottoscrizione di un accordo quadro per dare le opportune garanzie ai lavoratori e auspichiamo di siglarlo in sede ministeriale affinché anche il Governo torni ad assumersi le proprie responsabilità su questa vertenza. Il tavolo si aggiornerà nelle prossime settimane. Nel frattempo è iniziata l’erogazione del pagamento della cassa integrazione ai lavoratori. A due anni dai licenziamenti e dopo mesi di immobilismo, l’incontro di oggi traccia l’inizio di un percorso che dovrà unire più soggetti per riportare lavoro e occupazione nello stabilimento”.

Giudizio analogo dal sindacato Usb: “Il percorso enunciato può essere sicuramente positivo, ma mancano ancora troppi elementi per poter esprimersi compiutamente in merito a quanto ascoltato in Regione Toscana. Al centro deve essere tenuto l’elemento di progettualità espressa dai lavoratori, in particolare sull’idea e sul modello di stabilimento pubblico socialmente integrato. Questo per noi deve essere un punto di partenza su cui valorizzare l’esperienza operaia, che ha condizionato tutta la vertenza”.

Le istituzioni

“L’incontro odierno è un primo aggiornamento rispetto all’attività di scouting portata avanti in questi mesi dalla Regione. Abbiamo deciso di adoperarci a causa della situazione di stallo che si è venuta a creare, nella consapevolezza che solo una discontinuità con il passato possa portare a una svolta e a un nuovo inizio della vicenda Gkn. Un lavoro che è stato, e che sarà, portato avanti a più mani, insieme ai lavoratori e ai sindacati, per riportare a Campi Bisenzio industria e lavoro per tutti. Oggi abbiamo presentato un primo soggetto che ha aderito a questo percorso che, ripeto, è soltanto all’inizio”, il commento di Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per il lavoro.

“Quello che stiamo provano a realizzare – ha aggiunto Fabiani – è una reindustrializzazione dal basso che significa realizzare un puzzle composto da diverse tessere, ognuna delle quali contribuirà alla rivitalizzazione di un sito abbandonato a sé stesso ormai da due anni. Un lavoro, che passa sia dall’iniziativa dei lavoratori che da quella di altre realtà, che però deve anzitutto tenere insieme tutte queste tessere. Sono in corso diverse altre interlocuzioni, oggi è stato presentato il consorzio di cooperative Abaco ed è intervenuto il suo vice presidente, Alessandro Testa. È una strada tutta da costruire e questo è un primo passo importante che può segnare un nuovo inizio”.

A brevissimo saranno convocati altri incontri, sia con Abaco che con la cooperativa che i lavoratori si apprestano a costituire formalmente nei prossimi giorni, così come con tutti gli altri soggetti coinvolti nella realizzazione del parco industriale.

“Oggi si è svolto un primo passaggio, incontrando il vice presidente del consorzio di cooperative. Prima però occorre il passaggio di proprietà con Borgomeo, condizione iniziale. Se questa va a buon fine, l’area di Campi ex Gkn potrebbe ospitare e combinare l’esperienza imprenditoriale di più soggetti che includerebbe anche la costituenda cooperativa dei dipendenti. Tutte esperienze che gravitano nel settore delle tecnologie green e sostenibili. Quella di oggi è stata la fase preliminare, con il coinvolgimento di lavoratori, istituzioni e sindacati. Adesso occorre anche un intervento del governo”, le parole di Eugenio Giani.

“La prima nota positiva della giornata è che finalmente, dopo giorni, è stato ottenuto un tavolo la prossima settimana con la presenza di Inps e Ispettorato del Lavoro con l’obiettivo di fare chiarezza sull’invio dei flussi e delle relative buste paghe. La seconda novità, anche se tutta da esplorare, è la presentazione del soggetto che potrebbe rilevare lo stabilimento – il commento dell’assessore alle Politiche sociali di Campi, Lorenzo Ballerini –  Un primo risultato merito dello scouting effettuato da Regione Toscana, che ovviamente dovrà essere verificato a stretto giro nel concreto. L’ipotesi, certamente interessante, è la costruzione dal basso di un processo che richiederà la partecipazione di tutti, anche dei diversi livelli istituzionali. Per questo come Comune abbiamo confermato la nostra partecipazione, anche e soprattutto come garanzia e regia, con Regione e Città Metropolitana, dei prossimi passi da compiere. Noi faremo la nostra parte, anche per salvaguardare il territorio da possibili speculazioni, per garantire certezza occupazionale e una positiva ricaduta sociale sulla comunità”.