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Toscani “stangati” dalle spese obbligate: 1300 euro al mese

7 giugno 2023 | 16:45
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Toscani “stangati” dalle spese obbligate: 1300 euro al mese

Portafogli più leggeri, ma i consumi sono in calo rispetto a quattro anni fa

Prima la pandemia, poi la guerra. Gli ultimi quattro anni hanno stravolto i bilanci dei toscani, ormai quasi per metà assorbiti dalle spese obbligate: nel 2023 anche le famiglie toscane spenderanno per abitazione, elettricità e le altre utenze in media più di 1.300 euro al mese, oltre 400 euro al mese in più rispetto al 2019 (+45,5%). È quanto emerge da un’analisi di Confesercenti Toscana.

Complessivamente l’esborso medio mensile ammonterà a 3.064 euro, 141 euro in più rispetto all’ultimo anno prima della pandemia (2.922 euro), incremento dovuto non all’aumento dei consumi, bensì all’inflazione energetica. Riportando la spesa mensile familiare in valori reali – cioè al netto dell’inflazione – questa resta infatti a 2.607 euro al mese, 238 in meno rispetto al 2019. Si spende dunque di più acquistando di meno.

“Stiamo assistendo ad una vera e propria ‘esplosione’ delle spese causata da inflazione e aumento dei costi che grava in maniera sempre più importante sui cittadini – afferma Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana -. Le famiglie si trovano costretta ad attingere ai risparmi per far fronte alle spese obbligate, e nella scelta tra pagare le utenze o spendere in altro, la scelta è ovviamente la prima, portando così ad un calo dei consumi e del potere d’acquisto che frena l’economia reale”.

Metà del bilancio è per spese obbligate: in questi quattro anni a pesare sono state l’abitazione e le utenze, che più hanno risentito degli aumenti di energia e gas. Nel 2019 le famiglie spendevano per questa voce in media 896 euro al mese, il 35% del budget mensile; oggi l’esborso è arrivato a 1.304 euro, occupando quasi la metà (il 45,8%) del bilancio familiare.

E così visto che i salari non aumentano, calano i consumi: neel 2023, in linea con le famiglie di tutta Italia, le famiglie toscane spenderanno in media circa 210 euro in meno all’anno per l’abbigliamento, 384 euro in meno per i trasporti, -374 l’anno per spettacoli e cultura, e 321 euro l’anno in meno per servizi ricettivi e ristorazione. Le uniche voci di spesa a non restringersi sono quella per i prodotti alimentari e le bevande (+339 euro l’anno) e marginalmente quella relativa a mobili e altri servizi per la casa (+39 euro annui, circa 3 euro al mese).