“No alla stazione Medioetruria, le priorità del territorio sono altre”

I Cinque Stelle: “Sì al ritorno del Frecciarossa a Chiusi e al raddoppio della linea per Siena”

“Sposiamo le ragioni del Comitato per la valorizzazione della stazione di Chiusi-Chianciano Terme, chiedendo la riattivazione delle fermate del Freccia Rossa, ma anche la rinuncia al progetto di una nuova stazione in linea per l’Alta Velocità, che sarebbe uno spreco inutile a discapito di investimenti più importanti per il territorio”. A dirlo è la consigliera regionale nonché coordinatrice toscana del Movimento Cinque Stelle Irene Galletti, che annuncia anche una mozione a Palazzo del Pegaso.

“Ripristinare le corse dei Frecciarossa, potenziare i treni pendolari, rilanciare il progetto del centro Intermodale Merci e migliorare le connessioni ferroviarie tramite il raddoppio con elettrificazione della linea Siena-Chiusi, trasformandola in una metropolitana di superficie tra Chiusi e la Valdichiana. Ma anche realizzare collegamenti stradali più efficienti verso l’Umbria e con i territori limitrofi, magari tenendo conto dell’intermodalità degli spostamenti a servizio dei locali e dei turisti”, le richieste della consigliera che, sottolinea, “sono le stesse priorità del territorio”.

Stop invece alla nuova stazione AV: “per guadagnare solo 4 minuti di tempo”. “Questo spreco di soldi deve essere scongiurato, impegneremo il consiglio regionale ad esprimersi chiaramente con una mozione. Almeno i cittadini potranno giudicare, carte alla mano, quali forze politiche sono davvero dalla loro parte e quali perseguono interessi diversi dai loro”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Bonella Martinozzi, coordinatrice M5S per il territorio senese: “La stazione di Chiusi Chianciano Terme è sempre stata un punto nevralgico della mobilità ferroviaria, la sua posizione territoriale, confinante con l’Umbria, centrale rispetto ai paesi della Valdichiana senese e facilmente raggiungibile anche da San Casciano dei Bagni, Radicofani e i paesi della Val d’Orcia, rende Chiusi l’unica soluzione fattibile per le fermate dei treni ad Alta Velocità. Le soluzioni proposte dal presidente Eugenio Giani o dal consigliere regionale Stefano Scaramelli sarebbero un inutile spreco di denaro pubblico, che potrebbe e dovrebbe essere impiegato per la riqualificazione della viabilità ordinaria”.

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