1400 firme per il referendum contro la quotazione in Borsa

Consegnate questa mattina al Comune di Pistoia: "Battaglia contro la privatizzazione dei servizi pubblici"

Sono 1.406 le firme, raccolte e autenticate, dal comitato pistoiese No Multiutility – No privatizzazioni consegnate oggi all’ufficio protocollo del Comune di Pistoia, per chiedere il pronunciamento popolare tramite referendum consultivo sulla quotazione in borsa della nuova Multiutility toscana, che raccoglie alcuni servizi essenziali per i cittadini, tra cui acqua, rifiuti e gas.

“Questa richiesta di referendum è un pezzo importante della battaglia contro la privatizzazione e la finanziarizzazione della gestione di servizi pubblici che entrano nella vita quotidiana dei cittadini e va a colpire un punto, già contestato più volte anche da dieci sindaci delle province coinvolte, dell’operazione voluta fortemente dai primi cittadini di Firenze, Prato e Empoli, ma alla quale hanno aderito la maggioranza dei sindaci delle province interessate”, dicono i rappresentanti del comitato.

“Adesso, dopo la pronuncia sul quesito che ci aspettiamo favorevole ci attende una seconda raccolta di firme molto più impegnativa visto che dobbiamo raggiungerne almeno 3.750 per poter finalmente vedere una consultazione popolare. Confidiamo perciò sulla partecipazione di tutti i cittadini pistoiesi”.

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