Al circolo Arci una serata per i lavoratori ex Gegé

Appuntamento venerdì prossimo a Casale di Prato
Un’apericena in favore dei lavoratori dello stabilimento Gegè di Casale di Prato. Appuntamento venerdì prossimo dalle 19.30 nei locali del circolo Arci Giuseppe Verdi che ha organizzato l’iniziativa insieme al circolo Pd della frazione per sostenere i dipendenti dell’azienda, già appartenente a Italpizza, in cassa integrazione dopo la rinuncia alla produzione nello stabilimento pratese per il mancato accordo fra curatele fallimentari.
“Il ricavato della serata, a contributo libero, andrà ad alcuni dei lavoratori della Gegè su indicazione dei servizi sociali – spiega Gianni Esposito, presidente del circolo Arci di Casale – Durante la serata ci saranno anche i saluti di Cgil e Cisl. Sarà il modo per stare vicino ai lavoratori in un momento così delicato, mostrando vicinanza per una vicenda che ha colpito tutti”. A portare i loro saluti saranno anche le istituzioni: il sindaco Biffoni, il vicesindaco Faggi e il presidente del consiglio comunale di Prato, Alberti.
“Daremo il nostro contributo con questa cena di raccolta fondi, con un gesto di vicinanza concreto che vogliamo mostrare nei confronti di tutti i lavoratori della ex Gegè – dice Fabio Apa, segretario circolo Pd di Casale – Il nostro impegno, di concerto con l’amministrazione comunale e la Regione Toscana, sarà quello di fare di tutto per sostenere con iniziative politiche la risoluzione della posizione occupazionale di coloro che lavorano nello stabilimento di Casale”.
“Vogliamo essere a fianco dei lavoratori, unire le nostre voci alle loro, a quelle dei sindacati nel richiedere tutele e garanzie – aggiunge Aksel Fazio, responsabile lavoro del Pd Prato – Dalla mobilitazione e presidio davanti i cancelli della Gegè del 14 febbraio scorso sono successe molte cose, dall’intervento della Regione e del Comune, e abbiamo fatto numerosi passi avanti nell’evitare gli scenari peggiori. Ma condizioni migliori si ottengono solo se siamo una comunità a chiederle, se siamo consapevoli che è un tema collettivo”.