Carenza di personale tecnico di laboratorio nella Usl Toscana Centro: i sindacati proclamano lo stato di agitazione

La decisione dopo l’assemblea tenutasi in data 30 gennaio 2023
Cgil-Cisl-Uil della Usl Toscana Centro, a seguito dell’assemblea tenutasi lo scorso 30 gennaio all’ospedale Nuovo San Giovanni di Dio, alla quale hanno partecipato i tecnici di laboratorio di tutti i servizi laboratoristici aziendali, in relazione alla grave carenza di personale tecnico di laboratorio – e in particolare alla violazione delle nuove norme contrattuale che impongono un numero determinato di pronte disponibilità -, in mancanza di risposte soddisfacenti hanno deciso di assumere le proprie opportune azioni a salvaguarda dei diritti dei lavoratori
“Vista l’immobilità della trattativa – spiegano le sigle sindacali – e la mancanza di risposte in tema di immediate assunzioni a copertura del mancato turnover del personale negli anni 2021-2022, visto il continuo ricorso a turni di straordinario e di ore di attività aggiuntiva e visto l’utilizzo scorretto dell’istituto delle pronte disponibilità disciplinato dall’articolo 7 del contratto nazionale del 7 aprile 1999, l’assemblea dei lavoratori ha dato mandato a Cgil-Cisl-Uil di procedere con le necessarie azioni di protesta e agitazione del personale”
I punti a cui, per l’assemblea dei lavoratori, non sono state date risposte da ritenersi soddisfacenti sono il mancato turn over del personale tecnico 2021-2022, l’utilizzo indiscriminato delle ore di straordinario e di attività aggiuntiva, l‘impossibilità di fruizione di tutte le ferie maturate nell’anno, l’utilizzo delle pronte disponibilità in modalità non previste dalle norme contrattuali e l’esternalizzazione di alcuni servizi al settore privato con stanziamento di risorse pubbliche che poteva essere adoperate per le assunzioni dei tecnici
Alla luce di ciò, Cgil-Cisl-Uil, su mandato dell’assemblea, proclamano lo stato d’agitazione e a tale proposito chiedono l’attivazione della procedura di raffreddamento prevista ai sensi della legge 146 e successive modifiche. Lo stato di agitazione comporterà il blocco degli straordinari e dei rientri in regime di produttività aggiuntiva; in mancanza di risposte soddisfacenti porterà alla proclamazione dello sciopero di tutti i laboratori dell’azienda con il conseguente blocco dei prelievi territoriali