Bando per direttore di Anestesia e Rianimazione a Pisa, l’ex primario: “Esclude medici preparati e competenti”

Paolo Malacarne: "Da potenziale malato - utente sono fortemente preoccupato"

“Chi sarà il/la nuovo direttore della Anestesia e Rianimazione del Deu di Pisa?”

Inizia cosi uno scritto del dottor Paolo Malacarne, primario in pensione del noto reparto di Cisanello, che tanto ha fatto parlare di sè durante la pandemia Covid quando, coraggiosamente, anche se con tutte le precauzioni del caso, aprì le porte della terapia intensiva alle visite dei familiari dei degenti.

Un j’accuse contro il bando, pubblicato di recente sul sito di Estar, quello dell’ex direttore che ha riscosso, sui social, molti commenti e condivisioni.

“Negli ultimi 5 anni ho fatto parte 6 volte di commissioni di concorso per direttore di Anestesia e Rianimazione, in 4 delle quali come presidente della Commissione stessa. Conosco quindi bene la fondamentale importanza che hanno, nel bando che lo indice, le “caratteristiche del direttore della struttura”: quanto più sono chiare e specifiche le caratteristiche, tanto più è chiara la volontà della Direzione dell’ospedale di indirizzare l’orientamento della commissione di concorso nei confronti dei diversi candidati – spiega -.  Dopo essere stato direttore della Anestesia e Rianimazione del Deu di Pisa per 13 anni, dallo scorso 31 dicembre 2021, oltre un anno fa, sono in pensione. Da allora, una mia valida collega ha l’incarico di “direttore facente funzioni”, in attesa che un concorso pubblico che designi il/la Direttore.
Ebbene, nei giorni scorsi il bando di concorso è stato pubblicato (Delibera Estar numero 10 del 9 gennaio 2023). Nel bando vengono definite le “caratteristiche del direttore della struttura”, che condizioneranno fortemente la commissione esaminatrice nella scelta del vincitore del concorso. Ci sono elementi di queste “caratteristiche del direttore della struttura “che meritano, a mio avviso, una preoccupata riflessione sia professionale che politica: sia per ciò che è esplicitamente richiesto, e che quindi di fatto esclude dalla possibile vittoria i candidati che non hanno quelle caratteristiche, sia per ciò che non è esplicitamente richiesto, e che quindi di fatto permette la vittoria a chi non possiede le caratteristiche non esplicitamente richieste”.

“Dalle caratteristiche esplicitamente richieste nel bando – precisa Malacarne  – si capisce subito che tutti i medici che attualmente lavorano nella U.O. potranno essere esclusi dalla vittoria nel concorso perché, pur essendo molto competenti e preparati nel loro lavoro quotidiano, non sono in possesso di alcune delle caratteristiche esplicitamente richieste (ad esempio, ma non solo, supporto extracorporeo cardiaco, pubblicazioni scientifiche) caratteristiche che, e qui sta un elemento profondamente discriminatorio  anche nei confronti di possibili candidati esterni alla Aoup, non hanno a che vedere con l’attività di cura e assistenza che da sempre, ogni giorno, la Anestesia e Rianimazione del Deu dell’ospedale di Pisa deve garantire ai malati. Ed è paradossale, ma se io stesso partecipassi al concorso, non ottemperando ad almeno 2 dei requisiti richiesti, potrei risultare escluso. Lo stesso vale per le caratteristiche non esplicitamente richieste,  come ad esempio quelle in materia di Camera Iperbarica, attività da oltre 30 anni svolta nella unità operativa ma erroneamente neppure citata nel bando, o di valutazione oggettiva della qualità della cura, entrambe invece parte integrante del lavoro quotidiano: potrebbe risultare vincitore chi in queste materie è completamente a digiuno”.

“Spero di sbagliarmi – conclude l’ex primario – ma da potenziale malato-utente, sono fortemente preoccupato nel sapere che un bando di concorso per direttore di una unità operativa caratterizzata da un preciso profilo specifico di cura e assistenza, quale è oggi la Anestesia e Rianimazione del Deu di Pisa, esclude erroneamente medici preparati e competenti e ammette altrettanto erroneamente medici impreparati in settori strategici del lavoro del reparto e da cittadino sarei molto deluso da una Sanità Pubblica che permettesse questi errori”.