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Sincope vasovagale: al San Giuseppe di Empoli l’intervento di cardioneuroablazione

4 novembre 2022 | 06:30
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Sincope vasovagale: al San Giuseppe di Empoli l’intervento di cardioneuroablazione

E’ il primo in Toscana

Al San Giuseppe di Empoli eseguito su un giovane paziente 35enne un intervento di cardioneuroablazione per il trattamento della sincope vasovagale. Il primo in Toscana

La procedura è stata eseguita dall’équipe di elettrofisiologia, diretta dal dottor Attilio Del Rosso e costituita dal dottor Vincenzo Guarnaccia, dalla dottoressa Francesca Menichetti e dalla dottoressa Stella Cartei.

La cardioneuroablazione è un intervento innovativo, eseguito, senza esposizione radiologica, in anestesia locale. Consiste nell’ individuare all’interno del cuore le stazioni nervose tramite le quali il nervo vago agisce sul cuore e cauterizzarle con un elettrocatetere dedicato. In questo modo è possibile ridurre o eliminare l’attività eccessiva del vago sul sistema elettrico del cuore.

La sincope vasovagale, ovvero lo svenimento comune, è la più frequente causa di perdita di coscienza nella popolazione generale ed è provocata dall’attivazione di un riflesso nervoso che provoca bradicardia ed abbassamento della pressione arteriosa. Nella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo benigno e i pazienti, modificando lo stile di vita ed adottando specifici comportamenti (sdraiarsi quando si manifestano i sintomi premonitori), possono evitare le recidive. In alcuni casi il disturbo è molto invalidante, in quanto non si manifestano i tipici sintomi di allarme ed il paziente è esposto al rischio di traumi o incidenti.  Fino ad oggi, l’unica terapia efficace in questi casi era l’impianto di un pace-maker, procedura, tuttavia, non proponibile nei pazienti più giovani per le potenziali complicanze.

“Questo tipo di intervento è il primo eseguito in Toscana ed è l’unica metodica che permette di modificare il meccanismo fisiopatologico della sincope vasovagale e costituisce una valida opportunità nei pazienti più giovani, per i quali non esistono alternative terapeutiche- afferma il dottor Del Rosso– Questa nuova metodica  rappresenta il coronamento dell’attività del Centro Multidisciplinare per la gestione della sincope, che dal 1994 nel nostro ospedale svolge attività assistenziale e di ricerca in collaborazione con i massimi esperti in campo internazionale  sull’argomento”.