Bolletta della luce da oltre 22mila euro al Caffè San Marco, il titolare: “Di questo passo non ci si può fare”

7 settembre 2022 | 09:30
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Bolletta della luce da oltre 22mila euro al Caffè San Marco, il titolare: “Di questo passo non ci si può fare”
Bolletta della luce da oltre 22mila euro al Caffè San Marco, il titolare: “Di questo passo non ci si può fare”
Bolletta della luce da oltre 22mila euro al Caffè San Marco, il titolare: “Di questo passo non ci si può fare”
Bolletta della luce da oltre 22mila euro al Caffè San Marco, il titolare: “Di questo passo non ci si può fare”

Gualserio Zamperini: “Si naviga a vista, frigo, congelatori e forni sono indispensabili”

Una bolletta della luce da 22.185 euro, per luglio. Un salasso, per il noto Caffè San Marco, locale storico nel centro di Firenze, con bar, gelateria, pizzeria e ristorante, rispetto a quella dello scorso anno, stesso mese, che ammontava a 4008 euro. 

Una location esclusiva, in piazza San Marco, una delle piazze più antiche e importanti di tutta Firenze, dove lavorano, a tempo indeterminato circa 30 dipendenti, oltre agli stagionali.

Il titolare, Gualserio Zamperini, oltre ad aver esposto la bolletta in vetrina ha apposto al locale anche un drappo nero, a lutto, con tanto di scritta le bollette uccidono. 

Nel 2018 siamo stati chiusi per 8 mesi, per ristrutturare il locale – spiega alla nostra redazione -. Un investimento consistente, abbiamo speso circa 1 milione e 600mila euro. Poi è arrivato il Covid, e abbiamo dovuto chiudere, in totale, per ben 14 mesi. Ora la stangata della bolletta dell’energia elettrica.Senza contare che nei prossimi mesi dovremo smontare i dehors esterni, lunghi 15 metri, per una larghezza di 2 metri e mezzo, a causa dei lavori della tramvia e per quelli del rifacimento dei marciapiedi e, questo, anche se in inverno è normale lavorare meno, ci provocherà meno clienti e meno guadagno”. 

Quale soluzione? 

“Vediamo come tirare avanti. Navighiamo a vista. Ci affidiamo alla divina provvidenza  – risponde ironizzando -. Si vive in alto mare con una barchetta. Non posso mettere in cassa integrazione i lavoratori, potrei solo licenziare qualcuno, ma non me la sento di mandare a casa personale qualificato che da anni lavora nel mio locale. L’unica soluzione è quella di poter sospendere i mutui accesi, e sto lottando con le banche”

Durante l’estate  – aggiunge – abbiamo cercato di risparmiare sulle luci, e sui condizionatori, ma frigo, congelatori e forni sono indispensabili”. 

“Sono ben 39 anni che gestisco il Caffè San Marco, ma se le bollette continueranno ad essere di queste cifre assurde – aggiunge con rammarico – non ci si può fare”