I contribuenti nati all’estero calano in pandemia: in Toscana sono oltre il 12 per cento. In testa Prato

Presentato Il report della fondazione Leone Moressa su dati Mef
Contribuenti nati all’estero, in leggero calo negli anni della pandemia. Il report della fondazione Moressa su dati Mef, istituto di ricerca creato e sostenuto dalla Cgia di Mestre, su dati Mef, dipartimento delle finanze, fotografa le dichiarazioni dei redditi 2021, che poi sono anche le prime a risentire dell’effetto covid.
Secondo il report nel 2020, per la prima volta, diminuisce il numero dei contribuenti nati all’estero (-1,8%). L’impatto della pandemia è ancora più evidente sul volume dei redditi dichiarati (-4,3%) e su quello dell’Irpef versata (8,5%). Prosegue anche la disuguaglianza di reddito tra chi è nato all’estero e gli italiani. Tra i contribuenti nati all’estero, infatti, quasi la metà (48,7%) ha dichiarato un reddito annuo inferiore a 10 mila euro. Tra i nati in Italia, in quella classe di reddito si attesta solo il 29,5% dei contribuenti. Per entrambi i gruppi la componente compresa tra 10 e 25mila euro rappresenta circa 40 contribuenti su 100 (39,8% per i nati all’estero e 40,0% per i nati in Italia).
Molto diversa invece la situazione per i redditi oltre 25 mila euro: appena l’11,5% dei contribuenti nati all’estero si colloca in questa fascia (solo l’1,8% sopra i 50 mila), contro il 30,5% dei nati in Italia (6,0% sopra i 50 mila). Secondo i ricercatori della fondazione Leone Moressa, “i contribuenti immigrati in Italia rappresentano una componente importante per la fiscalità nazionale, anche se il loro potenziale è ancora limitato a causa di irregolarità, lavoro nero e scarsa mobilità sociale”.
In Toscana i contribuenti totali sono 329774, con un reddito medio di 13.720 euro, cioè il 12,1% di tutti i contribuenti e con un volume totale di reddito di 4,3 miliardi di euro.
Gli stranieri residenti in Toscana al primo gennaio 2021 sono 425931 e rappresentano l’11,5% della popolazione residente. Anche in questo caso ci sono nuovi residenti rispetto al 2019 o nuovi contribuenti.
A livello provinciale, il primato spetta a Prato, con 23,4 contribuenti stranieri ogni 100.
Tra le grandi città, Milano registra un’incidenza del 14,5%. Nettamente superiori alla media nazionale anche Genova e Firenze. Tuttavia, il differenziale tra redditi tra nati in Italia e nati all’estero rimane piuttosto elevato: mediamente, in Italia, un contribuente nato all’estero ha dichiarato 14.360 euro, 8 mila euro in meno rispetto ad un contribuente italiano.
Differenza che sale oltre i 10 mila euro in quattro regioni. I contribuenti nati all’estero “più ricchi” sono in Lombardia e Friuli V.G. (oltre 16 mila euro); i più poveri, invece, si registrano in Calabria, con meno di 9 mila euro annui.