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Intossicati dal tonno in due ristoranti di Firenze: il pesce, trattato con nitriti e nitrati, era contaminato

11 giugno 2021 | 14:54
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Intossicati dal tonno in due ristoranti di Firenze: il pesce, trattato con nitriti e nitrati, era contaminato

E’ quanto emerge dalle analisi effettuate

Era stato trattato con enormi quantità di nitriti e nitrati il tonno che nei giorni scorsi ha causato episodi di intossicazione in nove persone finite in ospedaledopo il consumo in due diversi ristoranti fiorentini.

Mangiano tonno al ristorante e si sentono male, scatta la procedura di allerta alimentare

Sono gli esiti delle analisi effettuate dall’istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana e confermati all’unità funzionale di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare della Asl Centro della Toscana che nei giorni scorsi aveva avviato l’indagine sanitaria.

Le due sostanze, nitriti e nitrati, il cui uso è proibito nelle carni di pesce fresco quale era quello acquistato all’origine e che ha provocato l’intossicazione, sono utilizzate al fine di ottenere un colorito rosaceo e per aumentare la conservabilità del prodotto.

Le quantità di nitriti che sono state ritrovate nel pesce in questione sono arrivate a 8,5 grammi per chilo di carne ovvero circa 50 volte la dose consentita per trattare i prodotti dove l’utilizzo di questi additivi è ammesso.

La dose tossica dei nitriti, indicata dall’organizzazione mondiale della sanità (Oms), è 0,4/200 milligrammi/chilo di peso corporeo, mentre la dose letale è stimata 33/250 milligrammi/chilo di peso corporeo.

Nel caso in questione una porzione media di 200 grammi di pesce apportava circa 1,7 grammi di nitrito ovvero 24 milligrammi/chiloper una persona di peso stimato di 70 chili. Tale dose rientra pienamente nel range di tossicità previsto dall’OMS e spiega la sintomatologia mostrata dalle persone coinvolte nell’episodio tossico.

Il prodotto attualmente è tutto sotto blocco ufficiale da parte dell’autorità competente e i tecnici e i veterinari della Ufc di sanità pubblica veterinaria e Ssicurezza alimentare della Asl Centro della Toscana stanno lavorando al fine di assicurare prove e definire responsabilità circa quanto avvenuto.

Degli esiti di tali indagini sarà informata la magistratura per i provvedimenti di conseguenza.