Contributi agli allevatori, Coldiretti: “Un segnale nella giusta direzione”

Il presidente Filippi: "Possono accedere al sostegno gli imprenditori agricoli singoli e associati che allevano specie e razze di interesse zootecnico"

Un segnale nella giusta direzione nei confronti degli allevatori toscani.

Lo stanziamento dei contributi da parte della Regione Toscana a favore degli allevatori, il primo da 43mila euro circa per coprire, in parte, l’acquisto di animali riproduttori e un contributo di 50mila euro circa per venire incontro agli allevatori che mettono a disposizione i propri capi quali sentinelle da blue tongue, è stato accolto positivamente da Coldiretti Toscana che in più occasioni aveva manifestato, insieme all’Associazione Allevatori della Toscana, la necessità di sostegni concreti al comparto e con una reale e diretta incidenza sul quotidiano delle stalle.

“Questi contributi rispondono a precise e reciproche esigenze con le stalle che diventano, come nel caso della blue tongue, luoghi di vigilanza e controllo a servizio dell’intera collettività e come nel caso, appunto, dei contributi per i riproduttori con lo scopo di presentare e far crescere la qualità e la territorialità del patrimonio zootecnico regionale. Diamo atto alla vice presidente Stefania Saccardi di aver mantenuto l’impegno con  queste nuove misure che rappresentano un chiaro segnale nei confronti di un settore che arriva da un periodo molto difficile – spiega il presidente di Coldiretti  Fabrizio Filippi –  Per il primo intervento (43mila euro) il contributo sarà utile a coprire parte del costo di acquisto di animali riproduttori maschi e femmine delle specie e razze di interesse zootecnico iscritti ai rispettivi libri genealogici (Ll Gg), con priorità per i riproduttori delle razze autoctone toscane, alcune delle quali, benché geneticamente adatte ai sistemi produttivi estensivi e agli ambienti del territorio toscano, sono minacciate dal rischio di abbandono”.

“Possono accedere al sostegno gli imprenditori agricoli singoli e associati – precisa –  che allevano specie e razze di interesse zootecnico bovine, ovine, caprine, bufaline, equine, asinine, suine, titolari di partita Iva e iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura. Quanto al secondo intervento (50mila euro), si tratta di un sostegno in regime “de minimis” agli allevatori che mettono a disposizione i propri capi quali “sentinelle” da blue tongue” in quanto zoopatia ancora da monitorare nel territorio toscano”.

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