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I lavoratori dei Disney Store non si arrendono ai licenziamenti: 8 ore di sciopero e sit in

25 maggio 2021 | 15:24
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I lavoratori dei Disney Store non si arrendono ai licenziamenti: 8 ore di sciopero e sit in

I sindacati: “E’ una situazione non facile”

Attivazione immediata di un tavolo istituzionale con i ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro e contestuale avvio del confronto con la direzione societaria di Disney Store per conoscere i dettagli della procedura di liquidazione del marchio avviata il 19 scorso ed annunciata ai sindacati a cose fatte dalla direzione societaria.

E’ quanto deciso dall’assemblea unitaria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, promossa in modalità telematica, partecipata dalla quasi totalità dei lavoratori del colosso americano.

L’sssise ha deciso anche l’attivazione dello stato di agitazione e la proclamazione 4 ore di sciopero a livello territoriale da organizzare con sit in di protesta davanti ai punti vendita ed ulteriori 4 ore di sciopero da organizzare a livello nazionale.

I 233 lavoratori di Disney Store Italia non si arrendono alla dismissione dei negozi e chiedono soluzioni volte a preservare i livelli occupazionali.

“Una situazione certamente non facile – spiegano i sindacati –  tenuto conto della dismissione dell’intero perimetro di vendita a fronte di un investimento aziendale orientato tutto sul canale e-commerce. Si attende ora la ricezione della procedura di licenziamento collettivo paventata dalla direzione societaria che, oltre a chiarire i dettagli della presenza in Italia, aprirà la fase di confronto sindacale prevista dalla normativa italiana. I sindacati tenteranno di percorrere la strada della cessione delle licenze, di definire un accordo sull’incentivo all’esodo volontario e di attivare percorsi di politiche attive volte alla ricollocazione dei lavoratori. Una sfida epocale. La crisi pandemica continuerà a produrre effetti nefasti per lungo tempo”.

Disney abbandona l’italia e abbandona Firenze. Una doccia fredda arrivata venerdì quando l’azienda comunica la messa in liquidazione dell’azienda che – tradotto – significa abbandonare al proprio destino 240 lavoratori, 15 a Firenze.

“Questo il mondo fatato, questo il mondo di grandi e piccini fatto di gioco, fantasia, sogni e balocchi – spiega la Cgil -. L’azienda sceglie, decide che si abbandona il canale fisico e decide che solo il canale virtuale è quello su cui vale la pena di investire, e poco importa se a pagare il prezzo di questa scelta sono donne e uomini a cui fino a ieri veniva raccontato un sogno, un team al servizio di grandi e piccini.Grave e inaccettabile che si proceda in questa direzione. Alla proclamazione dello stato di agitazione seguirà la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori e la Filcams Cgil sarà al loro fianco. Coinvolgeremo le istituzioni locali, la cittadinanza perché si sostenga con tutti i mezzi la battaglia di donne e uomini ai quali ad oggi non è data alcuna prospettiva. La battaglia contro questa ennesima prova di indifferenza da parte di aziende multinazionali nei confronti delle persone, della loro carne viva inizia qui”