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Braccini (Fiom Cgil): “Perini Navi, necessario arrivare alla vendita in tempi brevi”

4 maggio 2021 | 16:49
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Braccini (Fiom Cgil): “Perini Navi, necessario arrivare alla vendita in tempi brevi”

Il segretario regionale: “Ci sono varie manifestazioni di interesse”

“A seguito della conferma del fallimento, bisogna arrivare in tempi brevi alla vendita del cantiere,
all’assunzione di tutti i lavoratori e al rilancio dell’indotto”: a dirlo, in merito alla Perini Navi, è Massimo Braccini, segretario regionale della Fiom Cgil.

“Registriamo molti interessi imprenditoriali, anche di ventilate società estere. A seguito della vendita del cantiere Yildiz in Turchia, probabilmente la vendita di Perini Navi è più appetibile. Tuttavia, il cantiere Turco non venne comprato dalla Perini Navi per caso e anche se inizialmente facevano solo gli scafi, è un cantiere che è in grado di costruire barche e presumibilmente diventerà un cantiere di riferimento nel mediterraneo – afferma Braccini -. Non averlo valorizzato è un errore, ma ormai da tempo si erano privilegiate le ragioni economiche su quelle di fondamento industriale”.

“Il cantiere di Viareggio e quello di La Spezia sono complementari – va avanti Braccini -. Il cantiere Beconcini venne comprato da Perini Navi perché a Viareggio non trovarono spazi idonei per costruire gli alberi e per un problema di fondali, infatti l’alberamento delle imbarcazioni viene fatto a La Spezia. Per quanto ci riguarda ci misureremo con le imprese interessate sulla base di precisi piani industriali, di garanzia, prospettiva e sugli investimenti. Perini Navi resta un cantiere che ha importanti asset, un marchio di riferimento mondiale, purtroppo è fermo da tempo e bisogna fare ripartire le produzioni in fretta. Ci aspettiamo che con l’eventuale rilancio dell’azienda, visto i grandi marchi interessati, ci sia anche un cambiamento del modello produttivo, la valorizzazione e la crescita delle competenze. La qualità delle imbarcazioni va di pari passo anche alla qualità del lavoro, al rispetto della sicurezza e dei diritti dei lavoratori. Una discussione sulla Nautica con le Istituzioni e le imprese riguardo le prospettive di tutto il settore si rende più che mai necessaria, ogni situazione aziendale non va vista come un caso a se, ma va inquadrata in un quadro d’insieme del mare in un polo del mediterraneo”.