Covid, la pandemia non ferma la riabilitazione oncologica a Villa delle Rose di Firenze

Il servizio Lilt di psiconcologia nell’ultimo anno ha seguito oltre 400 persone
La pandemia non ha fermato l’impegno del CeRiOn, il centro di riabilitazione oncologica di Villa delle Rose di Firenze, che nel corso del 2020 ha effettuato 4.500 prestazioni di fisioterapia e 1.600 colloqui di psicoterapia (di cui oltre mille in presenza). Se il Covid ha drasticamente ridotto le attività di screening e in generale le diagnosi precoci dei tumori, l’équipe formata dal personale Ispro (Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica) e dai professionisti della Lilt sezione di Firenze Onlus è rimasto al fianco dei pazienti oncologici accompagnandoli in un percorso riabilitativo integrato e individualizzato, che coniuga corpo e mente, sogni e bisogni.
Il servizio Lilt di psiconcologia di Villa delle Rose, in particolare, nell’ultimo anno ha seguito oltre 400 persone, attraverso colloqui individuali e percorsi di gruppo (online e offline) che hanno offerto un sostegno fondamentale per chi si è trovato ad affrontare, oltre alla malattia e alle sue conseguenze, anche la solitudine e le difficoltà imposte dal Covid. Dopo una prima fase di riorganizzazione, il CeRiOn ha attivato la modalità mista per gli incontri di gruppo: quattro persone in presenza e sei online, garantendo così il servizio anche a chi aveva difficoltà a connettersi da remoto.
“I nostri percorsi, sempre personalizzati sulla base delle caratteristiche delle singole persone e scelti dopo un’attenta valutazione, aiutano a capire che ognuno di noi possiede già le risorse necessarie per affrontare la malattia e stare in contatto con le proprie paure – spiega la dottoressa Giovanna Franchi, responsabile del servizio Lilt di psiconcologia del CeRiOn – In questo anno pandemico è stato bello scoprire che, insieme, anche le difficoltà legate all’arrivo del Covid si affrontano meglio”.
“Il modello CeRiOn ha retto all’impatto della pandemia – conferma Alexander Peirano, presidente della Lilt Firenze – Segno evidente che il tandem tra il sistema sanitario pubblico, rappresentato da Ispro, e l’apporto del volontariato, offerto da Lilt, hanno reso possibile il superamento di un momento complicato, a beneficio dei nostri malati oncologici che hanno continuato a ricevere accoglienza e aiuto attraverso la riabilitazione fisica e il sostegno psicologico. Perché non dimentichiamoci che dietro ai numeri ci sono persone che soffrono e sperano”.