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Ids, i lavoratori incrociano le braccia. Braccini (Fiom Cgil): “Nessun ricatto occupazionale”

12 aprile 2021 | 16:59
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Ids, i lavoratori incrociano le braccia. Braccini (Fiom Cgil): “Nessun ricatto occupazionale”

Presidi a Pisa, Napoli e Taranto

Sciopero,  dopo delle assemblee dei lavoratori, svoltesi oggi (12 aprile),  all’Ids di Pisa, Napoli e Taranto, L’azienda – spiega Massimo Braccini della Fiom Cgil – ha posto un ricatto occupazionale come condizione vincolante alla vendita”.

I lavoratori intrecciano le braccia per due ore oggi e per altre due ore in questa settimana

“Durante lo sciopero è stato fatto anche un presidio davanti l’entrata di ogni stabilimento – spiega Braccini – I lavoratori non intendono sottostare a nessun ricatto, ritengono l’accordo sindacalmente grave in quanto lascia mano libera all’azienda di poter andare a fare pressione sui lavoratori che hanno il pieno diriBo di non essere licenziati, ma soprattutto manca l’acquirente, un piano industriale, l’impegno per la salvaguardia di tutte le sedi, dell’occupazione e quindi le minime garanzie sul futuro del gruppo”.

“La posizione di tutte le organizzazioni sindacali  – precisa il sindacalista – è sempre stata quella di pretendere la presenza al tavolo del nuovo acquirente, (si parla di una importante società a maggioranza pubblica) appare quindi incomprensibile come si possa essere arrivare a firmare un’accordo senza garanzie. Altresì, l’intesa presenta elementi di illegittimità in quanto da una parte si dice che i dipendenti eventualmente interessati all’accettazione dell’incentivo all’esodo dovranno sottoscrivere un accordo individuale, ma la Ids si riserva di rifiutare le candidature dei dipendenti che a suo giudizio non possono riconoscergli l’incentivo, (si parla di 4 mensilitá), quindi di fatto non esiste nessuna volontarietà, sceglie semplicemente l’azienda, così come ha sempre dichiarato in tutti gli incontri”.

“Riguardo alla democrazia – conclude –  i lavoratori non si fanno prendere in giro da nessuno, sui diritti indisponibili non esistono votazioni”.