Adolescenza, in Toscana 62 progetti contro il bullismo e il cyberbullismo

Si fa più forte la rete sui territori tra scuole e associazioni per prevenire i fenomeni. L’Ordine degli psicologi denuncia: uno studente su 4 delle medie è vittima di bullismo
Si è tenuta questa mattina (6 febbraio) alla biblioteca delle Oblate a Firenze l’iniziativa Oltre il bullismo: emozioni e relazioni al sicuro, dentro e fuori la rete, organizzata dalla Regione Toscana, all’Anci Toscana e da Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani.
“L’iniziativa – spiega il presidente Eugenio Giani – porta avanti con determinazione il nostro percorso, avviato per permettere ai giovani di andare oltre il bullismo e il cyberbullismo. Lavorare su queste problematiche significa infatti coinvolgere i gruppi, le culture, i contesti, le istituzioni locali, scolastiche e il mondo dell’associazionismo per attuare un’educazione alla responsabilità e alla convivenza. Il rispetto è un diritto e rispettare gli altri è un valore e un dovere”.
Così la Regione ha finanziato 62 progetti locali per supportare il mondo della scuola e dell’associazionismo sportivo e culturale nella costruzione della rete che individua e previene comportamenti di bullismo talvolta ignorati o minimizzati.
“Ci rivolgiamo ai giovani toscani – aggiunge l’assessore regionale alla digitalizzazione, Stefano Ciuoffo – che sono in un’età complicata, quella tra i 12 e i 16 anni, per accompagnarli nella loro formazione e nella costruzione della loro personalità. Vogliamo offrire loro sponde sicure, fornire loro un contesto dove sappiano di essere ascoltati, senza trascurare i pericoli del cyberbullismo, che è percentualmente meno diffuso ma altrettanto pericoloso perché avviene fuori dai contesti collettivi, dalle piazze e dalle classi ma su strumenti che i ragazzi usano da soli. Sappiamo che la mancanza di aiuto e supporto aggrava la situazione e intendiamo fornire nuovi strumenti per affrontare i nuovi rischi a cui i giovani sono soggetti nella fase della loro formazione”.
L’iniziativa di oggi si inserisce nell’ambito di quelle organizzate in occasione della Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo che sarà celebrata domani, 7 febbraio.
Sul tema è intervenuto anche l’Ordine regionale degli psicologi, che denuncia: “Nelle scuole medie toscane un ragazzo su quattro è vittima di bullismo”.
A tracciare il quadro è Ersilia Menesini, psicologa e docente di psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’Università di Firenze: “Nelle scuole medie il bullismo raggiunge il suo picco, con percentuali che sfiorano il 20-25 per cento degli studenti coinvolti. Subire atti di prevaricazione ha conseguenze spesso molto gravi sul piano psicologico, relazionale e scolastico. Essere vittima di bullismo può lasciare segni profondi nel percorso di crescita: si osservano frequentemente difficoltà nelle relazioni con i coetanei e con la famiglia, calo del rendimento scolastico e un progressivo ritiro sociale. È fondamentale, quindi, che genitori e insegnanti siano in grado di riconoscere i segnali d’allarme. Tra questi, un improvviso disinteresse per la scuola, l’isolamento dai compagni o cambiamenti significativi nell’umore e nel comportamento. Anche per chi assume il ruolo di bullo, è essenziale intervenire con un’adeguata lettura del fenomeno: spesso si evidenziano atteggiamenti di sfida, opposizione e prevaricazione, anche nei confronti degli adulti”.
Nel prevenire e contrastare bullismo e cyberbullismo le scuole hanno un ruolo chiave. “Attraverso percorsi di sensibilizzazione – precisano dall’Ordine – gli insegnanti possono promuovere nei ragazzi una maggiore consapevolezza del fenomeno, rafforzare le competenze relazionali e creare un ambiente scolastico più inclusivo e rispettoso. Solo attraverso un’alleanza tra scuola, famiglia e professionisti sarà possibile costruire una cultura del rispetto e del benessere psicologico per le nuove generazioni”.