Numeri record per Next Generation Fest: c’era anche il babbo di Giulia Cecchettin

Giani promette: “Appuntamento per il 2025”
Un applauso lungo e affettuoso accoglie al Next Generation Gino Cecchettin, padre di Giulia, uccisa quasi un anno fa dalla persona che pensava di amare.
“Mai mi sono commosso come stasera e nei ragazzi che vedo, vedo un po’ i miei figli e sopratuttto gli occhi di Giulia” dice. Si mette sul banco degli imputati. “Probabilmente ho sbagliato anche io come padre, ma voglio salvare altre Giulie ed evitare che altri papà piangano”. Anche per questo ha scritto il libro, “Cara Giulia”, ultimo regalo ad una ragazza straordinaria.
“Si possono captare i segnali di violenza – avverte – In ogni relazione, quando manca la liberta si vive una situazione di violenza. Se avete un amico, un parente che non ha libertà di andare a prendere un caffè con gli amici, allora alzate la bandierina perché potreste salvare una vita.
Non c’è mai soluzione quando non c’è ascolto. La soluzione è il dialogo, a tutti livelli”.
Poi racconta di Giulia, del suo altruismo e parla dei sogni da coltivare. “Ho ricevuto tanti no da giovane – dice -. Un “no” può essere una porta che ti apre un futuro: cercate di capire i vostri sogni. Giulia, dopo essersi laureata in ingegneria biomedica, ha deciso di fare l’illustratrice e lo ha voluto chiedere prima a me. Io ho capito che i sogni fanno la differenza tra una vita appagante e una vita misera”.
Sono 18 mila le ragazze e i ragazzi che sono arrivate finora al Teatro del Maggio di Firenze per partecipare alla terza edizione del Next Generation Fest.
Da questa mattina il flusso di persone non si è mai fermato e la partecipazione è destinata a crescere fino al termine della manifestazione prevista per le 23.

“Con orgoglio guardiamo questi giovani, che hanno voluto raccogliere il messaggio della Toscana che li considera protagonisti non solo nel domani ma nell’oggi”, dice soddisfatto il presidente Eugenio Giani. “Quella di oggi è la vetrina dei giovani che sanno essere protagonisti con l’auspicio e la voglia della Regione di offrire l’opportunità a tutti di essere subito protagonisti”, aggiunge sottolineando che “quando le istituzioni fanno le cose bene, con qualità, i giovani non sono passivi e rispondono. E questo è il messaggio che viene da tutta Italia”.
“Con le 17mila iscrizioni chiuse qualche giorno fa, avevamo già avuto la percezione che sarebbe stata l’edizione più partecipata di sempre”, osserva Bernard Dika, portavoce del presidente Giani con delega alle politiche giovanili e ideatore di Next Generation Fest, “ma la quantità di ragaze e ragazzi che sono arrivati oggi ci ha sorpreso superando ogni aspettativa”. “E’ il segno che i giovani non vogliono restare a casa, hanno voglia di impegnarsi, confrontarsi sui grandi temi, sentirsi parte del mondo che stanno costruendo”.
Tante persone in fila oggi. “Davvero non pensavamo in una risposta così grande e ci scusiamo con cui ho dovuto attendere magari qualche ora per entrare” dice dal palco il presidente Giani che apre la sessione generale del Next Generation Fest.
Anche per il presidente è il momento dei bilanci. “La giornata di oggi – dice – ci insegna che ciascuno può diventare protagonista, coltivando il proprio talento: non importa quale. La generazione Z è un orgoglio per tutti noi: lo è in Toscana, dove continueremo a lavorare per coinvolgere i giovani nel presente e per la loro autonomia”. Quindi l’appuntamento per il prossimo anno: “Anche nel 2025 organizzeremo il Next Generation Fest, magari con una data diversa: non a novembre ma magari a giugno, al termine dell’anno scolastico”.