“Geo Barents, dal Governo gestione disumana”

Ieri lo sbarco a Marina di Carrara, oggi a Livorno. Monni e Spinelli: “Si gioca sulla pelle delle persone”
La nave Geo Barents è arrivata oggi a Livorno. Nonostante la richiesta della Regione Toscana di far scendere donne, minori e soggetti fragili nello scalo apuano, ben 73 minori – alcuni dei quali anche molto piccoli – ed altre persone fragili sono stati lasciati a bordo per altre 6 ore di navigazione.
Una situazione denunciata da Medici Senza Frontiere: “In 15 hanno meno di 10 anni, uno di loro ha un anno di vita e un altro 2. Tutto questo è inaccettabile. Invece di garantire un trasferimento sicuro ed efficiente, siamo stati costretti a percorrere altre sei ore di navigazione per raggiungere il porto di Livorno e completare lo sbarco, nonostante questo porto disti solo 50 minuti via terra da Marina di Carrara”.
E la Regione, che aveva chiesto di non dividere lo sbarco in due parti, si schiera con l’ong: “Si gioca sulla pelle delle persone – attaccano le assessore Monia Monni e Serena Spinelli – e si fiacca il sistema di assistenza dei nostri servizi sociali e sanitari territoriali e di protezione civile. Noi ci mettiamo a disposizione ma dobbiamo lavorare insieme per trovare il modo migliore possibile di gestire gli sbarchi. Ringraziamo anche questa volta i nostri volontari, gli operatori sociosanitari e della Protezione civile, ma non possiamo permettere che vengano spremuti fino allo sfinimento. Questa organizzazione è disumana ed inefficiente. Il sistema di Protezione Civile non può fornire assistenza adeguata per 2 giorni consecutivi. Abbiamo finito i lavori dello sbarco a Carrara questa mattina alle 7, avevamo chiesto che almeno tutte le situazioni più delicate fossero sbarcate lì e questo non è avvenuto. I sopravvissuti sono in condizioni critiche ed hanno bisogno di supporto immediato, non di essere spostati come pacchi, senza logica e senza umanità”.
Dalle assessore arriva un attacco all’intera gestione dell’accoglienza: “È incomprensibile umanamente e organizzativamente costringere i sopravvissuti a viaggi più lunghi, sbarchi multipli e nuovi trasferimenti in pulman, magari a Taranto o Brindisi. Inoltre non possiamo solo parcheggiare queste persone, lasciando che l’accoglienza sia condotta ormai dagli albergatori e non dalle associazioni del terzo settore. Bisogna lavorare seriamente per l’inclusione, altrimenti consegnamo queste persone all’invisibilità, con l’esigenza di mettere insieme il pranzo con la cena e quindi possibili prede della criminalità e l’unico modo per farlo è strutturare un’accoglienza dignitosa, non questo pasticcio a cui stiamo assistendo. Il Governo deve smetterla di fare propaganda sulla pelle degli ultimi e scaricare tutto sulle spalle di Regioni e Comuni, deve offrire soluzioni”.
Anche il sindaco di Livorno Luca Salvetti non nasconde la propria contrarietà alle decisioni del Viminale: “Rimane un’indecenza, secondo me, la modalità di gestione di questo quadro soprattutto quando vengo a sapere che i minori non accompagnati che erano in mare tra Tunisia e Sicilia vengono mandati a Livorno e Carrara e poi una volta sbarcati devono essere ricaricati su un pullman e mandati a Taranto”.