Ex Bekaert, passi in avanti per la reindustrializzazione

Incontro in Regione con Ge-Group: illustrato il progetto per il rilancio del sito valdarnese
Passi in avanti per la reindustrializzazione della ex Bekaert di Figline-Incisa. Questa mattina in Regione il presidente Giani e i firmatari del Protocollo per lo sviluppo e l’occupazione del Valdarno hanno incontrato Federico Parma, rappresentante della Ge-Group, azienda del campo delle energie rinnovabili, che assieme ad altre imprese e soci privati ha avanzato un progetto per la riconversione del sito valdarnese.
Progetto teso alla realizzazione di un innovativo polo energetico circolare agroalimentare, totalmente autosufficiente, illustrato oggi, che dovrebbe permettere anche l’assunzione dei 26 lavoratori ex Bekaert rimasti tutt’oggi senza occupazione, come chiesto dalla Regione.
“Abbiamo compiuto un nuovo passo concreto e serio verso la reindustrializzazione” ha commentato Giani, esprimendo soddisfazione e sottolineando il giudizio positivo mostrato da parte di istituzioni e parti sociali coinvolte nella vicenda. “La Regione continuerà a seguire con attenzione gli sviluppi del progetto e resta determinata a trasformare una profonda ferita per il territorio in una solida prospettiva di innovazione e capace di raccogliere la sfida della transizione energetica”.
“Siamo di fronte – ha osservato Valerio Fabiani – a un progetto che fa della versatilità la chiave per garantire occupazione e sostenibilità produttiva ed economica. La Regione sin dai momenti più critici è stata sempre presente sulla vertenza e continuerà a farlo. Oggi abbiamo attraversato un importante bivio verso la reindustrializzazione”.
“Oggi si è tenuto un incontro davvero significativo sulla reindustrializzazione Bekaert e si è inserito un altro tassello al lavoro in corso sul bacino occupazionale del Valdarno”, ha dichiarato Giulia Mugnai, sindaca di Figline e Incisa Valdarno, che ha preso parte all’incontro assieme ad altri sindaci e amministratori del Valdarno aretino e fiorentino. “Come ripetuto in più occasioni, infatti, per il Comune le priorità per il territorio sono sempre state due: la ricollocazione degli ex lavoratori Bekaert, ad oggi in larga parte avvenuta grazie alle battaglie sindacali e all’impegno dei centri per l’impiego, e la reindustrializzazione dello stabilimento, attualmente abbandonato, riportando effettivamente i 318 posti di lavoro persi sul territorio”.
Al tavolo anche la Fiom-Cgil con Massimiliano Rossi, responsabile di zona: “Si tratta di un progetto ambizioso, virtuoso e soprattutto in linea con la nostra visione di transizione energetica. Al tavolo abbiamo avanzato una serie di richieste accolte con favore dalle istituzioni. Bekaert occupava 318 lavoratori e vorremmo che, a pieno regime, la futura attività sia in grado di rendere giustizia al Valdarno tornando a dare un impiego di qualità ad un numero almeno pari di persone.