Voucher di trasporto per prestazioni terapeutiche, si cambia

La Regione ha fissato tre fasce Isee, rivedendo tetti e distanze
Cambiano le regole per i voucher gratuiti sul trasporto riservati a chi deve effettuare cicli di prestazioni terapeutiche prescritte dai medici di medicina generale o da uno specialista all’interno del sistema sanitario regionale, ma non ha modo di raggiungere il luogo di cura autonomamente.
Dopo sei mesi di sperimentazione la Giunta ha deciso di semplificare i criteri di accesso ed ampliare le fasce Isee, che saranno tre. L’aiuto rimane rivolto a chi soffre condizioni economico-sociali di fragilità: per chi ad esempio che vive da solo o con un’altra persona anziana con età superiore a 70 anni, oppure chi vive con un disabile o un figlio minore.
L’Isee fino a 9.360 euro annui continuerà ad essere il tetto per godere del trasporto gratuito senza limiti di distanza. Si amplia di tremila euro la fascia intermedia: da 9.360 e 15mila annui (in precedenza erano 12mila), laddove il trasporto gratuito sarà possibile se il luogo da raggiungere è lontano più di cinque chilometri dalla propria abitazione (nei primi sei mesi di sperimentazione erano dieci). Con un Isee tra 15 e 22 mila euro si avrà diritto al voucher per distanze oltre i trentacinque chilometri, rispetto ai cinquanta che erano adesso.
Nei primi sei mesi dell’anno, da gennaio a giugno 2023, erano state presentate 955 richieste di trasporto gratuito, di cui 467 rispondevano ai criteri di accesso definiti e sono state riconosciute. Nel dettaglio 382 richieste provenivano da persone con un Isee fino a 9.360 euro (l’82%), 39 fino a 12 mila, 35 da 12 a 15 mila e 11 nella fascia tra 15 e 18 mila. Per 124 domande la distanza dei luoghi da raggiungere era superiore a cinquanta chilometri, per 123 a trenta e 92 a dieci.
Per richiedere il voucher continua ad essere necessario compilare un’autocertificazione. Informazione più dettagliate possono essere richieste al numero verde 800 55 60 60.
“Dopo una prima fase di sperimentazione – commenta l’assessore al Diritto alla salute Simone Bezzini – abbiamo voluto semplificare ulteriormente l’accesso alla misura, rivedendo i criteri e garantendo la presa in carico delle persone in condizioni di reale fragilità. I prossimi tre mesi saranno inoltre preziosi per accompagnare le società della salute e, là dove non costituite, le zone distretto nell’attivazione di progetti di co-programmazione e co-progettazione con gli enti del Terzo settore specifici per ciascun territorio della Toscana, che prenderanno avvio a partire dal 1 ottobre”.