Il Memoriale delle Deportazioni riaprirà al pubblico il 25 luglio

11 luglio 2023 | 19:00
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Il Memoriale delle Deportazioni riaprirà al pubblico il 25 luglio

Firmata l’intesa per la valorizzazione dell’opera trasferita dal Block 21 di Auschwitz a Firenze

Firmato questa mattina a Palazzo Strozzi Sacrati il protocollo per la gestione del Memoriale Italiano, l’opera voluta per ricordare i connazionali deportati nei campi di sterminio nazisti e arrivata all’Ex3 di Firenze nel 2016, dopo il trasferimento dal Block 21 di Auschwitz.

Con la firma anche l’annuncio della riapertura al pubblico, che avverrà in una data emblematica per il nostro Paese, il prossimo 25 Luglio, 80esimo anniversario della caduta del regime fascista.

A segnare simbolicamente l’importanza di questo passaggio, il dono al Memoriale delle Deportazioni – nuovo nome che in base al protocollo assumerà l’Ex3 –  della giacca indossata durante la sua prigionia a Mathausen dal medico chirurgo Giuseppe Calore, che il presidente di Aned (l’associazione nazionale ex Deportati) ha consegnato nelle mani del presidente Giani. 

Firmatari dell’intesa Regione Toscana, Comune di Firenze, Comune di Prato, Fondazione “Museo e centro di documentazione della Deportazione e Resistenza – Luoghi della Memoria Toscana” e Aned (associazione nazionale ex deportati), proprietaria dell’opera.

Il protocollo rappresenta un passaggio fondamentale per la valorizzazione dell’opera, testimonianza unica del dramma delle deportazioni e dello sterminio, frutto di una lavoro corale di artisti e intellettuali italiani come Primo Levi, Lodovico Belgioioso, Luigi Nono, Mario “Pupino” Samonà. Da alcuni giorni si sono conclusi i lavori di allestimento museale a piano terra e rifunzionalizzazione degli spazi del centro di arte contemporanea nel quartiere di Gavinana che richiesero la chiusura nel marzo 2022.

La riapertura del Memoriale degli Italiani ad Auschwitz corona un lungo e scrupoloso lavoro collettivo delle istituzioni coinvolte per dare il giusto riconoscimento all’importanza straordinaria di questa opera di arte contemporanea ed esaltarne i molteplici significati storici, artistici e di memoria civile. Dallo smantellamento dal Block 21, dopo la minaccia di rimozione forzata intimata nel 2014 dalla direzione del Museo di Auschwitz, rilevante è stato l’impegno finanziario. I costi delle operazioni di smantellamento, trasferimento, restauro e ricollocazione hanno richiesto finora oltre 3 milioni di euro. La Regione Toscana è stata protagonista in questo processo, prima promuovendo l’iniziativa per portare in Italia il Memoriale e poi assicurando circa 2 milioni e mezzo delle risorse necessarie per restituirlo alla pubblica fruizione.