Aumentano le aggressioni in corsia

Addetti ai lavori ascoltati in commissione Sanità: “Spesso non vengono neanche denunciate”
Aggressioni a medici e soprattutto infermieri, spesso non denunciati e, specialmente nel privato, neppure segnalati. A fare il quadro gli addetti ai lavori, ascoltati oggi in commissione Sanità del Consiglio regionale.
Sono intervenuti rappresentanti di medici, infermieri, assistenti sociali, operatori sanitari, psicologi, tutti concordi nel sottolineare l’aumento degli episodi di violenza. Secondo loro “le aggressioni sono spesso prevenibili e prevedibili e molti deterrenti possono essere messi in campo già applicando la normativa vigente”, si legge in una nota della commissione.
Numerose le proposte di soluzioni arrivate, a partire da quella della formazione degli operatori sanitari e di un intervento di tipo culturale fin dalle scuole per combattere il fenomeno delle reazioni violente. Ancora, realizzare concretamente e dappertutto quegli strumenti di deterrenza già previsti, come parcheggi vicini e ben illuminati, meccanismi di segnalazione in caso di pericolo, maggiore sorveglianza, far crescere la cultura della sicurezza nelle aziende, istituire commissioni a livello aziendale per realizzare iniziative di prevenzione e formazione e una consulta regionale permanente, garantire la tutela legale da parte delle aziende per difendere e non far sentire soli gli operatori, migliorare il livello di assistenza, soprattutto a livello territoriale, per dare risposte migliori e per far calare l’affollamento dei pronto soccorso, in cui si registrano una buona quota delle aggressioni.
Come ha spiegato il presidente Enrico Sostegni, la commissione Sanità ha deciso di iniziare un lavoro ascoltando gli input dei diretti interessati; seguiranno altri passaggi con le istituzioni, azienda sanitarie, assessorato, Ars, prefetture, con l’obiettivo “di capire le azioni messe in campo e quelle ulteriori che dovranno essere attuate nei prossimi mesi” e di arrivare a presentare una proposta di risoluzione, da votare in Consiglio, da parte della Commissione.