Cave, un protocollo per l’estrazione sostenibile

22 maggio 2023 | 16:00
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Cave, un protocollo per l’estrazione sostenibile

Sarà valido 25 anni e prevede una produzione massima di quasi 16 milioni di metri cubi

Si chiama Calcari di Campiglia ed è l’accordo a cinque siglato tra Regione, Comuni di San Vincenzo e Campiglia Marittima, Solvay e Cave di Campiglia spa.

È un protocollo d’intesa volto a definire parametri e modalità per un’estrazione sostenibile di calcari e calcari dolomitici per usi industriali nella zona meridionale costiera della Toscana (il comprensorio 26, Calcari di Campiglia) ha una validità di 25 anni e prevede una produzione massima di quasi 16 milioni di metri cubi.

Le cave interessate sono quelle di San Carlo, nel comune di San Vincenzo, per la quale la Solvay chimica Italia aveva una autorizzazione a coltivare 12,6 milioni di metri cubi fino al 2026, mentre con la domanda presentata chiedeva di portare il totale a 18 fino al 2051, così da garantire la produzione della Sodiera di Rosignano. Per la cava di Monte Calvi, che sorge nel comune di Campiglia Marittima, è stata rilasciata alla Società Cave di Campiglia Spa una autorizzazione unica di durata decennale per una volumetria residua di 2,7 milioni di metri cubi. In sintesi gli obiettivi di produzione sostenibile previsti dal Piano regionale cave per il comprensorio 26 nel periodo 2019-2038 sono complessivamente pari a 15,9 milioni di metri cubi che così vengono ripartiti per il 75% nel Comune di San Vincenzo e per il restante 25% su Campiglia.

“Con questo accordo razionalizziamo e sistematizziamo una materia delicata per i riflessi che ha sul versante ambientale e su quello occupazionale. In questo modo come Regione ci impegniamo a proseguire il monitoraggio del Piano regionale cave, anche per ciò che riguarda la zona interessata dall’accordo. È tenendolo come punto di riferimento che verificheremo la corrispondenza delle volumetrie estratte rispetto al fabbisogno e agli obiettivi di produzione sostenibile. Terremo insomma debitamente sotto controllo gli aspetti di salvaguardia del contesto ambientale, ma al tempo stesso riusciremo a dare certezze sul versante delle possibilità estrattive, così da garantire il mantenimento dei livelli occupazionali delle aziende estrattrici e produttrici”, le parole del presidente della Regione Eugenio Giani.