Assistenza sanitaria in carcere, sì all’accordo integrativo

22 maggio 2023 | 15:15
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Assistenza sanitaria in carcere, sì all’accordo integrativo

Per il 2023 la Regione ha stanziato 466mila euro destinati ai medici convenzionati

Via libera da parte della Giunta regionale allo schema di accordo integrativo regionale per l’assistenza sanitaria negli istituti penitenziari da parte dei medici in rapporto di convenzione con il servizio sanitario.

Per l’anno 2023 sono stati stanziati circa 466mila euro a copertura degli oneri derivanti dall’applicazione delle misure previste dall’accordo regionale, approvato su proposta dell’assessore al Diritto alla salute Simone Bezzini. Un accordo che segue quello collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina.

La Regione, fino all’entrata in vigore dell’accordo nazionale ed in assenza di specifiche disposizioni contrattuali, ha garantito l’assistenza sanitaria negli istituti penitenziari anche mediante incarichi in convenzione riferibili al settore della medicina dei servizi e della ex continuità assistenziale.

Uno degli elementi innovativi del nuovo accordo  è l’introduzione di un settore relativo all’assistenza negli istituti penitenziari che consente l’applicazione di un unico specifico inquadramento contrattuale, uniformando la regolamentazione dell’attività svolta dai medici convenzionati che operano all’interno degli istituti penitenziari nell’espletare le attività che riguardano la medicina generale.

Compiti, funzioni, aspetti economici e modalità di accesso dei medici convenzionati che operano negli istituti penitenziari sono individuati nell’accordo nazionale. Con l’accordo integrativo regionale viene definito lo svolgimento di attività aggiuntive per garantire un miglior inquadramento clinico del paziente, ottimizzare l’adesione alla terapia, sviluppare il processo di adattamento e di uscita dal percorso penitenziario e prevenire situazioni critiche. L’accordo integrativo definisce, tra l’altro, compiti e remunerazione dei referenti di presidio correlando l’indennità di coordinamento alla popolazione detenuta negli istituti.