“Non chiudete la sezione femminile delle Sughere”

No all’ipotesi di dismissione: “Grave danno ai rapporti familiari, specie per i figli minorenni”
Le previsioni di non riapertura della sezione femminile del carcere ‘Le Sughere’ di Livorno al centro dell’appello lanciato in occasione della Festa della mamma dalla presidente della commissione Pari opportunità Francesca Basanieri, insieme alla titolare della Difesa civica Lucia Annibali al Garante dei detenuti Giuseppe Fanfani e il Garante dei detenuti di Livorno, Marco Solimano.
L’ipotesi di dismissione del reparto a seguito della ristrutturazione della casa circondariale perché inagibile desta particolare preoccupazione e provocherebbe un “grandissimo danno ai rapporti affettivi e familiari, in particolar modo ai figli di minore età”.
Il caso di Livorno è stato sollevato dalla componente della commissione regionale per la Pari opportunità Cinzia Simoni. A detta dei tre Garanti, le criticità in caso di mancata riapertura sono evidenti: in tutto il territorio della Toscana attualmente sono attivi solo due reparti femminili, uno a Pisa e uno a Firenze. “Se la capienza in questi due istituti venisse meno e considerata anche l’estensione della provincia di Livorno che arriva fino all’Isola d’Elba, si rischia di dover collocare le detenute o nella vicina Umbria o presso altre strutture del Paese”.
“Il diritto ai rapporti affettivi e familiari – concludono – deve essere garantito, in particolar modo per le detenute madri, che non dispongono di facoltà economiche tali da poter sostenere costi di trasferta e di un difensore”.