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“Una commissione parlamentare d’inchiesta sul doping”

3 maggio 2023 | 19:30
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“Una commissione parlamentare d’inchiesta sul doping”

Mozione approvata in Consiglio regionale. “Attenzione rinnovata dalla scomparsa di calciatori molto noti”

Un’indagine conoscitiva per acquisire notizie, informazioni e documenti sull’uso del doping e valutare la costituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta. Per questo la Regione dovrà attivarsi con il Parlamento, i presidenti dei gruppi parlamentari e i ministri competenti.

Il Consiglio ha approvato a maggioranza una mozione (primo firmatario il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli) sull’istituzione di una “commissione parlamentare di inchiesta per la tutela sanitaria degli atleti in relazione alle pratiche medico sportive utilizzate precedentemente all’adozione delle normative di contrasto al fenomeno del doping”, accogliendo un emendamento della consigliera Irene Galletti.

“Il doping fa male alla salute, oltre ad essere elemento di slealtà nella competizione sportiva”, afferma Ceccarelli che ricorda come una “ripresa dell’attenzione dell’opinione pubblica” sul tema sia legata “alla scomparsa di alcuni calciatori molto noti, come Vialli e Mihajlovic, e a seguito di dichiarazioni molto preoccupate di altri calciatori, anche loro molto noti, che hanno espresso dubbi sulle sostanze assunte in quegli anni”. E poi c’è la vicenda di Bruno Beatrice, giocatore della Fiorentina negli anni Settanta, “e la battaglia della sua famiglia, in particolare del figlio Alessandro, dalla quale abbiamo preso spunto con orgoglio”. Bruno Beatrice è morto “nel 1987, a soli 39 per una leucemia acuta, si presuppone anche a seguito di radiazioni prodotte per accelerare il ritorno in campo del giocatore, vittima di infortuni abbastanza frequenti”. La mozione, prosegue Ceccarelli, parte “dalla necessità di conoscere quali sono gli esiti di un fenomeno purtroppo praticato negli anni addietro e di capire quali sono i danni alla salute, ma anche di chiedere giustizia rispetto a ciò che è avvenuto”.

“Il rischio di natura sanitaria si sta diffondendo ampiamente al di là del settore professionistico, che è soggetto a maggiori controlli – sottolinea Irene Galletti – Servono sensibilizzazione e prevenzione tra i giovani nel settore amatoriale. La commissione d’inchiesta, strumento molto approfondito, deve utilizzato dove ci sia una disponibilità di documenti, quindi alla luce dei risultati del lavoro d’inchiesta”.

Il capogruppo di Fdi Francesco Torselli si associa ai firmatari “nel condannare il doping nello sport, che dev’essere sana competizione unita alla lealtà” e riconosce la “legittima la paura di molti ex calciatori. Ma va detto anche – è la sua obiezione – che ad oggi non esiste una correlazione provata scientificamente tra sostanze somministrate e malattie”.

“Con Bruno Beatrice ho condiviso la camera in ritiro, quando ero agli inizi della carriera e lui un calciatore affermato”, puntualizza il consigliere della Lega Giovanni Galli, ex calciatore ai massimi livelli. “Il doping è una cosa, quello che è successo a Beatrice un’altra. Lui è rimasto vittima dei tentativi di porre rimedio a un suo infortunio, una pubalgia della quale al momento nessuno sapeva molto”.