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“Qui il simbolo della brutalità nazifascista”

25 aprile 2023 | 17:45
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“Qui il simbolo della brutalità nazifascista”

Il presidente Giani a Sant’Anna di Stazzema per la Liberazione

“Questo è il simbolo della brutalità nazifascista con la dittatura ed una assurda Seconda guerra Mondiale. Io faccio questa mia presenza con lo spirito di chi pensa e dice che è quello che è accaduto in questo luogo non deve mai più riaccadere”. A dirlo il presidente della Regione Eugenio Giani in visita a Sant’Anna di Stazzema dove i nazifascisti il 12 agosto del 1944 massacrarono 560 persone.

Generico aprile 2023

Gli interventi istituzionali sono stati conclusi da Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo: “Guai, anche a tanti anni di distanza, a lasciar sbiadire il ricordo e dire che ci fu un fascismo ‘buono’ fino al 1938 e solo dopo uno che si fece soggiogare improvvisamente dal nazismo e promulgò per questo le leggi razziali, che resteranno per sempre una vergogna italiana – ha detto nel suo discorso – Guai soprattutto a dimenticare, insieme a quel che avvenne e al perché, il modo in cui dopo l’8 settembre si riuscì a resistere all’occupazione e alla divisione del territorio nazionale, e a lottare insieme all’esercito Alleato per riconquistare la libertà persa da vent’anni. Fu grazie a chi ebbe il coraggio e la moralità di mettere in gioco la propria vita. Grazie ai partigiani, di qualunque colore fossero: comunisti o cattolici, azionisti o socialisti, liberali e anche monarchici. Grazie ai soldati, ai civili, ai religiosi, alle donne che scelsero la Resistenza o che in varie forme e con il loro ruolo la sostennero”.

Generico aprile 2023

A Sant’Anna anche il presidente Antonio Mazzeo, che ha iniziato la sua giornata a Camaiore, in località Marignana, dove ha deposto una corona di alloro al monumento ai Caduti e nell’orazione ufficiale ha ricordato Don Alfredo Alessandri “che qui fece nascere la Resistenza versiliese”. “Grazie al sacrificio di donne e uomini – ha aggiunto – si è costruita la nostra libertà. Non dobbiamo mai darla per scontata, soprattutto in questo particolare periodo storico. A noi Istituzioni il compito di essere amplificatori di memoria e garantire, come prevede la nostra Costituzione, libertà per tutte e tutti”. Quindi la visita all’Ossario-Sacrario di Sant’Anna di Stazzema per l’inaugurazione del trittico in ceramica di Carlo Carli ‘Da Sant’Anna a Bucha’, dove ha evidenziato l’enorme valore simbolico di quel luogo. “Anche qui è nata la nostra Costituzione con i suoi valori antifascisti, valori che come Consiglio regionale abbiamo voluto inserire nel nostro Statuto a monito e ricordo di chi ha pagato un prezzo altissimo affinchè oggi, ognuno di noi, potesse godere di libertà, giustizia e pace”, auspicando visto che oggi è anche la Festa della Liberazione in Portogallo,   “che questa giornata, diventi il giorno europeo dell’antifascismo e della liberazione, perché sarebbe bello e importante poter condividere questi valori come base del nostro sogno comunitario”.

stazzema,

Il vicepresidente Stefano Scaramelli era invece a Siena per la cerimonia ufficiale in piazza del Campo con le autorità cittadine tra cui la presidente provinciale Anpi Silvia Folchi e Sanaz Partow attivista del movimento ‘Donna Vita Libertà’, dove ha definito il 25 aprile la “Festa più bella, la Festa della Liberazione nel ricordo di uomini e donne, militari e civili, laici e religiosi, che ci hanno insegnato a conquistare e a vivere la libertà”. “Un 25 Aprile – ha continuato – di orgoglio e di rispetto per quanti diedero la propria giovinezza, la propria vita, per consentire a tutti noi di vivere liberi”.

Tappa prima a Cortona per la Messa e poi ad Arezzo al Monumento alla Resistenza per la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione di una corona di alloro, per Marco Casucci: ha ricordato che il 25 aprile è prima di tutto un “impegno comune” per “tutelare la pace e la libertà. Dobbiamo farlo in un gioco di squadra istituzioni e territorio. Ogni campanello di allarme su odio, discriminazione, derive sociali, deve essere colto immediatamente. A noi il compito di rispondere con impegni seri e concreti”.

Un no secco ai revisionismi storici, ai tentativi di stravolgere e manipolare i fatti del passato in luoghi simbolo della memoria, e soprattutto una maggiore attenzione ad episodi sociali. È la richiesta e il monito fatto dal primo cittadino di Stazzema, Maurizio Verona, durante la cerimonia del 78° Anniversario della Liberazione che si è svolta oggi pomeriggio nel Parco nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema, il paesino vittima della strage nazifascista del 12 agosto 1944 che provocò la morte di 560 vittime fra donne, anziani e bambini.

“Stiamo perdendo la Memoria, e purtroppo – ha detto il sindaco e presidente del Parco nazionale della pace Maurizio Verona – assistiamo a troppi episodi di cronaca che non ci fanno stare tranquilli”