Il Garante dei detenuti a Volterra con le commissioni Bilancio e Cultura

“Una visita costruttiva e partecipata. È un penitenziario modello”
Proseguono le visite della commissione Bilancio e del Garante regionale alle carceri della Toscana Giuseppe Fanfani per indagare sulle emergenze del sistema penitenziario. Dopo gli istituti di Sollicciano e Massa, oggi è stato il turno del carcere di Volterra, dove nell’occasione si è unita una delegazione della commissione Istruzione e cultura.
“Quella di oggi è stata una visita costruttiva, partecipata e molto attenta. La direttrice Maria Grazia Giampiccolo ci ha fatto un’illustrazione dettagliata di tutto il sistema carcerario di Volterra e delle opportunità di reinserimento lavorativo presenti nella struttura” ha spiegato Fanfani parlando in primis delle attività culturali, con in testa il teatro, ma anche di “altre discipline più pratiche non meno importanti” come la scuola di cucina e il reparto sartoria dove ai commissari sono stati fatti vedere alcuni dei prodotti realizzati come borse, mantelli e cuscini “davvero molto belli” ha affermato il Garante. La visita è proseguita nel giardino dove “sono già pronti i terreni per le prossime culture”. Quindi il “passaggio” nel teatro dove il regista Armando Punzo ha ripercorso la storia, i contenuti e le attività messe in campo in 35 anni. Ad accogliere la delegazione anche Cinzia de Felice, direttrice organizzativa e curatrice dei progetti della Compagnia della Fortezza a cui il Consiglio regionale ha recentemente consegnato il Gonfalone d’argento.
Insieme a Fanfani, il presidente della commissione Bilancio Giacomo Bugliani e quella della commissione Cultura Cristina Giachi, con loro la vicepresidente della commissione Luciana Bartolini, e i consiglieri Valentina Mercanti, Silvia Noferi e Massimiliano Pescini.
“Un’esperienza molto significativa e insuale – per il presidente della commissione Bilancio Giacomo Bugliani. – perché Volterra ci offre una testimonianza della vita detentiva del tutto diversa da quella che si può riscontrare in altri istituti toscani”.
“Le emozioni e le impressioni sono molte – ha spiegato la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi – la loro è un’esperienza carceraria di grande livello. Hanno celle singole, c’è un buon clima tra detenuti e il personale di sorveglianza. Con esperienze straordinarie come quella della Compagnia della Fortezza. Il lavoro del teatro si fa in tante carceri toscane, ma qui ha una punta di eccellenza. Il carcere di Volterra è un modello di detenzione con finalità trattamentali e rieducative di altissimo livello. Vorremmo che fossero tutti così in Italia. Noi siamo grati per questa bella esperienza che ha bisogno di assistenza, cura e logistica”.