“A Pistoia corse tagliate per quasi un milione di chilometri”

Capecchi: “Rimodulazioni e cancellazioni non solo sulla montagna”

“I tagli ai trasporti per la provincia di Pistoia saranno fra gli 800mila ed 1 milione di chilometri”. A denunciare la sforbiciata è il consigliere di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della commissione Trasporti commentando la risposta all’interrogazione da parte dell’assessore Stefano Baccelli.

È prevista una rimodulazione o cancellazione di varie linee sulla Montagna pistoiese (la linea 54 San Marcello-Abetone linea 65 San Marcello-Porrettana da e verso Pracchia, linea 70 Popiglio-Ponte Lima, linea 68 San Marcello-Lizzano linea 82 Maresca-Case Alte) ma anche in pianura nei comuni di Montale, Quarrata, e altri comuni della Valdinievole”.

A livello regionale i tagli saranno per 10 milioni e 800mila km, con 775mila corse all’anno per 132 linee e 4.443 percorsi in meno. “È un processo che parte da lontano secondo quanto inserito, a suo tempo, nella gara per il  trasporto pubblico del lotto unico regionale, i cui criteri erano stati individuati nel biennio 2012-2014, ben dieci anni fa quando la situazione da un punto di vista socio-economico e politico-istituzionale era completamente diversa. Quando tutti i comuni e le province erano governati dal Pd che subirono, in pratica, la scelta regionale. In questo senso, il T2, il secondo tempo che dovrà partire il primo di novembre 2023 come confermato oggi in aula da Baccelli, vedrà un taglio netto sulle linee a domanda debole e sono in corso in queste settimane ulteriori incontri organizzati dalle province, compresa quella di Pistoia, con i vari comuni ai quali viene richiesto di contribuire economicamente laddove chiedano di mantenere corse destinate ad essere destrutturate o a pagare per intero nel caso in cui si tratti di corse nuove. L’unico servizio che rimane al momento inalterato è il trasporto da e per le scuole”.

“Nulla è stato detto in tema di politica tariffaria. L’assessore Baccelli ha annunciato che al termine di questo percorso di riorganizzazione del trasporto arriverà una delibera di Giunta regionale di chiusura del sistema, prima di passare al T2. Abbiamo chiesto che sia garantita la piena informazione e la possibilità per il Consiglio regionale di incidere prima che vengano prese decisioni definitive”.

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