
Presenze in crescita del 9%, trainate dalle città d’arte. Il trend dovrebbe proseguire per tutta la primavera
Si prospetta una Pasqua col segno “più” per il turismo toscano, con un incremento di presenze del 9% che sale al 15 per gli stranieri. È quanto emerge dall’indagine realizzata dal Centro studi turistici di Firenze per Toscana Promozione turistica, su un campione di 528 strutture ricettive.
In valori assoluti, nella settimana pasquale le presenze stimate ammonteranno a 798 mila, di cui 398 mila di turisti italiani (49,8%) e 400 mila di turisti stranieri (50,2%). La crescita di turisti stranieri sarà trascinata dall’aumento di tedeschi, statunitensi, svizzeri, francesi e britannici. In crescita anche le prenotazioni dei turisti provenienti dal Belgio, dall’Austria, dai Paesi Bassi, dalla Spagna e dalla Polonia.
Ma come si distribuiranno i turisti nella nostra regione? Ancora una volta saranno le città d’arte ad attirare la quota maggiore di mercato (+15,2%). Un’altra parte consistente del flusso si riverserà nelle località della campagna/collina (+8,3%) e nelle località della montagna (+8,6%). Moderatamente positiva, invece, la percezione degli imprenditori della costa (+3,5%), delle località termali (+2,7%) e delle aree ad “altro interesse” (+2,8%)
“Sono stime molto positive che rafforzano il trend favorevole di quest’ultimo periodo – evidenzia l’assessore regionale al Turismo Leonardo Marras – Il fatto che questo ottimismo nasca dalle imprese è ancora più confortante: il segno che il lavoro preparatorio svolto è stato molto buono e che ora si è pronti a raccogliere i frutti. Impressiona in positivo la presenza dei turisti stranieri, che superano gli italiani: superata la pandemia, il mondo riscopre decisamente la Toscana”.
Il trend positivo della settimana pasquale, secondo il campione del Centro studi turistici, dovrebbe continuare per i prossimi ponti di primavera: il 53,2% del campione ha segnalato aspettative di aumento dei flussi, mentre il 41,2% è convinto di poter registrare gli stessi risultati dello scorso anno. Appena il 5,6% si attende invece una diminuzione.