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Toscana prima in Italia per turismo culturale

24 marzo 2023 | 15:30
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Toscana prima in Italia per turismo culturale

E i numeri continuano a crescere: tornano in massa gli americani

Un altro primato per il turismo toscano: la nostra regione infatti è la prima per numero di comuni a vocazione unica “culturale, storica, artistica e paesaggistica”.

E i numeri sugli arrivi sono confortanti: i dati 2022 mettono in evidenza un forte recupero rispetto al 2021, con alcune realtà che hanno già superato il 2019. Volano i mercati esteri, in particolare quello americano cresciuto del 336% sull’anno precedente. Di questo ed altro si è parlato oggi a tourismA 2023 in corso a Firenze al Palazzo dei Congressi con un occhio ai primi dati consuntivi del 2022.

Tornando alla classifica, la Toscana precede Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche. Sono 88 (17% del totale nazionale) i comuni a vocazione unica “culturale, storica, artistica e paesaggistica”: vengono così definiti quelli caratterizzati dalla presenza di almeno un Sito Unesco, e/o un borgo certificato dall’associazione I Borghi più belli d’Italia, e/o Bandiere Arancioni del Touring Club (dati al 2020), o che si trovino in un Parco Nazionale, che siano stati Capitale della cultura, o ancora con almeno 10mila visitatori l’anno di museo, di monumento o di sito archeologico statale o non statale al 2018.

In Toscana ci sono 40 destinazioni Bandiere arancioni, 28 Borghi più Belli di Italia, 7 luoghi Patrimonio Unesco e 786 musei istituti similari e centri espositivi registrati nel sistema della Regione Toscana (727 aperti).

Passando agli arrivi, nel 2022 i turisti hanno superato quota 13 milioni con 42,7 milioni di pernottamenti (senza contare le cosiddette locazioni turistiche). Forte l’incremento rispetto al 2021 (+54% di arrivi e +36% di pernottamenti), ma resta alto il divario con i valori pre-Covid -11% in termini di pernottamenti. A trainare la ripresa la cosiddetta ‘Toscana diffusa” i piccoli Comuni, come ha sottolineato anche il presidente Eugenio Giani.

Per quanto riguarda il mercato estero, oltre a quello americano, bene Germania e Olanda. Mancano ancora all’appello, invece, i turisti asiatici: nel 2022 però il mercato cinese ancora non era ripartito e adesso le proiezioni sul 2023 sono finalmente positive, come ha sottolineato il direttore del Centro Studi Turistici, Alessandro Tortelli.