
Confronto in Consiglio regionale: troppe borse di specializzazione rifiutate
Manca il personale e troppe borse di specializzazione vengono rifiutate, soprattutto per quanto riguarda l’emergenza-urgenza.
A denunciarlo i sindacati al termine delle audizione svolte in commissione Sanità del Consiglio regionale a cui hanno partecipato rappresentanti dell’Intersindacale medica della Dirigenza medica, sanitaria e veterinaria Toscana, del coordinamento Nursind Toscana, dei sindacati Cgil, Cisl e Uil e Fials della Toscana. Secondo i dati forniti da Anao Assomedica, si spiega in una nota, il 23% delle borse di specializzazione in Toscana viene rifiutato e la percentuale sale al 60% per quelle in emergenza urgenza.
La carenza di personale è un problema generalizzato, anche se le criticità maggiori si registrano nelle aziende sanitarie Nord-ovest e Sud-est. “Abbiamo chiesto un impegno per risolvere questa situazione”, spiega Massimo Ferrucci della Fials. Tra i principali argomenti trattati quello della sofferenza dei pronto soccorso. Per Ferrucci “serve un modello organizzativo che funzioni evitando afflussi impropri ai pronto scorso perché i cittadini devono trovare risorse all’esterno. Sono necessarie misure immediate per avere più personale e un’organizzazione diversa perché le strutture territoriali non funzionano”.
Ma le criticità sono numerose: dalle condizioni di lavoro allo stress fino ai sempre più numerosi casi di aggressione del personale medico e infermieristico. “Abbiamo previsto questo momento di confronto – ha spiegato il presidente della Terza commissione Enrico Sostegni – a cui seguiranno ulteriori scambi con voi, con l’assessorato e la Giunta, in una fase in cui si stanno cercando soluzioni operative per risolvere le criticità del sistema”.