
Otto milioni in due anni per sostenere l’attività e l’innovazione
Dalla Giunta regionale otto milioni, quattro per quest’anno e altrettanti nel prossimo, per sostenere l’attività dei trapianti in Toscana e garantire interventi sistematici legati alla innovazione dei processi clinici.
“Un impegno, rinnovato per un’attività che ci vede tra le eccellenze italiane: per l’organizzazione, per la generosità di chi dona organi, tessuti e cellule staminali emopoietiche, per i numeri dei trapianti conseguiti e confermati nel tempo”, dice l’assessore alla Sanità Simone Bezzini. In Toscana ci sono centri per il trapianto di organi addominali, fegato e pancreas, per quello del trapianto del rene ne abbiamo per ciascuna azienda ospedaliero-universitaria (Careggi, Pisana, Senese) e ancora Siena conta centri unici come quello per il trapianto di cuore e di polmone.
La Toscana, inoltre, vanta la percentuale più alta di utilizzo dei donatori di tutta Italia, circa 50 per milione di abitanti nel 2022, ma occorre fare un’opera di sensibilizzazione perché molti di loro sono anziani. “Sull’attività trapiantologica – aggiunge Bezzini – la Regione Toscana ha investito molto e continua a farlo, sia nell’ambito del potenziamento del procurement, grazie anche alla straordinaria collaborazione del volontariato e alla generosità delle famiglie dei donatori, sia per quanto riguarda l’organizzazione della rete dei centri trapianto. La collaborazione e gli accordi interaziendali sono sicuramente un valore aggiunto per tutto il sistema sanitario”.