Dipendenti della Regione contro i tagli al salario accessorio

Domani presidio in via Cavour: “Con i soldi dei lavoratori si pagano gli staff degli organi politici”

Dipendenti della Regione in piazza domani con Rsu e sindacati contro il taglio di due milioni annui al fondo produttività per pagare gli staff degli organi politici. Il presidio di protesta si svolgerà dalle 10 alle 12 sotto il Palazzo del Consiglio in via Cavour 2: nel mirino la legge regionale 2/2023 approvata all’unanimità da tutte le forze consiliari che di fatto pone in modo stabile a carico dei lavoratori il pagamento del salario accessorio del personale di supporto agli organi politici, contro cui hanno già fatto ricorso al Tar Fp Cgil e Uil Fpl.

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una legge che rende strutturale questo taglio – attaccano le Rsu – Significa che coi soldi dei lavoratori e delle lavoratrici si pagano i costi della politica, 172 persone a chiamata diretta fiduciaria e noi non lo possiamo accettare”. Per i dipendenti della Regione si stima una perdita circa mille euro l’anno oltre a vedersi ridurre le possibilità di effettuare progressioni di carriera, “per pagare le indennità del personale chiamato a supporto della politica, i 172 addetti di cui solo 40 sono dipendenti di Regione Toscana, gli altri 132 hanno contratti a tempo determinato con chiamata nominativa e fiduciaria da parte del Presidente, della Giunta e del Consiglio”.