In Toscana manovra da 12 miliardi di euro: oltre 7 per il fondo sanitario

Nella tarda serata di ieri il via libera del Consiglio regionale alla manovra 2023-2025: bilancio passato con 37 emendamenti
Il bilancio toscano vale circa 12 miliardi di euro: oltre 7 miliardi sono destinati al fondo sanitario.
Aumentano anche i fondi per l’istruzione con 16 milioni in più,11 in più sono destinati al turismo, 52 alle attività culturali, e 60 in più su territorio ed edilizia abitativa con 30 milioni solo sull’edilizia residenziale pubblica.
Minori, invece, le risorse per le politiche giovanili, sport e tempo libero.
Restano inalterati i fondi dedicati al trasporto locale su gomma, ferro e via mare.
Tutela a valorizzazione di welfare e sanità; politiche attive del lavoro, diritto allo studio e realizzazione di interventi importanti sulle scuole. Eugenio Giani fa il punto sull’approvazione del Bilancio regionale, votato in Consiglio ieri sera con “costruttiva serenità” e con il maxi emendamento che ha recepito istanze di consiglieri e gruppi politici.
“Una manovra – spiega Giani in cui il corpo di spesa complessivo vede la sanità attestata su circa 8 miliardi e la parte corrente della Regione su circa 1milardo e 300mila. Non possiamo nascondere le difficoltà che abbiamo avuto nel far quadrare spese dei servizi e degli investimenti con l’aumento del costo di materie prime ed energia: ma abbiamo cercato di compensare”.
“Il bilancio, precisa il presidente, è ispirato a tutela e valorizzazione di welfare e sanità: a quest’ultima vanno “48 milioni, perchè solo con le risorse fondo sanitario nazionale non si riescono a garantire servizi che invece vogliamo garantire”. In una sanità che, dice Giani citando l’ultimo studio della Fondazione Gimbe, è “di eccellenza”. Il presidente ha poi rivendicato con forza la scelta di assicurare, grazie a 233 milioni di fondi europei, di assicurare alle famiglie con reddito inferiore a 35 mila euro gli asili nido gratis, una misura che partirà da settembre.
Sollecitato dalle domande dei giornalisti presenti in sala Pegaso, il presidente chiarisce che i 48 milioni sono “cash, andranno spesi direttamente dai direttori delle Asl” prioritariamente in servizi, attrezzature nuove, abbattimento delle liste di attesa. “Mi sarei atteso qualcosa di più dalla manovra del Governo: per tutte e 20 le Regioni ci sono 2 miliardi, a fronte di una manovra da 35”.
Contemporaneamente nel Bilancio approvato “c’è molto spazio per il lavoro: se le politiche attive trovano supporto nei 54 milioni predisposti nell’intesa con il livello nazionale, i Centri per l’impiego, gestiti direttamente da Arti, l’Agenzia regionale, arrivano a circa 1000 addetti che offrono servizi e indicazioni di politica attiva”. “La Toscana indubbiamente è vista come un punto di riferimento per le politiche del lavoro – afferma Giani -: che si parli di voucher, di soluzioni delle crisi aziendali, della possibilità di politiche attive per i giovani, con il progetto Giovanisì, o per le donne”.
Una forte spinta nell’atto approvato ieri in serata giunge poi per il sistema scolastico e quindi il diritto allo studio, “con le realizzazioni sul piano degli investimenti di forti interventi sulle scuole”.
Il presidente sottolinea che si tratta di un bilancio che parla molto alle infrastrutture e guarda alla modernizzazione della regione. “I tre interventi più forti sono la Darsena Europa, circa 250 milioni per portare il pescaggio a 20 metri; la realizzazione del nuovo ospedale di Livorno, per cui sono confermati i 195 milioni già previsti l’anno scorso: ma la Regione ha bisogno di vedere che i lavori partono alla svelta. I circa 200 milioni a Rfi, in primo luogo per realizzare il secondo binario da Pistoia a Montecatini”.Un intervento che diventa importante nella prospettiva di creare la linea elettrificata che porti poi a Lucca e Viareggio. “Così come di linea elettrificata si parla nel passaggio Firenze-Siena attraverso Empoli Granaiolo”.
Ci sono una serie di interventi che guardano alla Toscana diffusa: tra questi Giani cita “i custodi della montagna, gli interventi per località sciistiche – 5milioni per impianti -, i contributi ai Comuni sotto i 5000 abitanti – 5 milioni per ciascuna annualità dal 2023 al 2025 – e 1 milione per i Comuni fra 5 e 20mila abitanti, per progetti finalizzati alla realizzazione di strade e ponti, per favorire anche quel pendolarismo che mantiene gli abitanti nei piccoli paesi che sono presidio dell’equilibrio tra uomo e natura nella nostra regione”.
Infine gli interventi sui beni culturali: la Villa di Careggi – “vogliamo vederla completata entro il 2025” -, l’Ambrogiana a Montelupo e la Fortezza Vecchia di Livorno.
Il Consiglio regionale, al termine di una lunga seduta che, iniziata ieri mattina (giovedì 22 dicembre) si è poi protratta fino a tarda serata, ha approvato a maggioranza la Manovra 2023-2025, che comprende bilancio di previsione 2023-2025, la legge di stabilità per il 2023 e collegato, la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadefr) 2023.
Hanno votato a favore i gruppi del Pd e di Italia Viva. Contrari, invece, i gruppi Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Movimento 5 stelle e Gruppo misto – Toscana domani.
Nel corso delle operazioni di voto sono stati approvati anche una serie di emendamenti presentati da Fratelli d’Italia, Pd, Gruppo misto – Toscana domani. Nello specifico la Nadefr passa con un emendamento di (Lega o Fratelli d’Italia) per lo sviluppo della piattaforma logistica toscana. Passano anche gli ordini del giorno collegati: uno a firma del presidente della Giunta, due del Pd, sei presentati dalla Lega, tre a firma di Fratelli d’Italia, due di Forza Italia, uno del Gruppo misto – Toscana Domani.
Sul collegato alla legge di stabilità, ritirati un ordine del giorno di Fratelli d’Italia e uno del Movimento 5 stelle. Respinto un ordine del giorno sempre del Movimento 5 stelle.
La legge di stabilità per il 2023 è passata a maggioranza.
Il bilancio passa con 37 emendamenti a firma del presidente Eugenio Giani all’articolo 2 (Bilancio di previsione finanziario pluriennale) e il ritiro di un emendamento della Lega all’articolo 1 (Bilancio di previsione annuale). Passano anche gli ordini del giorno collegati: quattro del Pd, uno del gruppo misto – Toscana Domani e cinque di Fratelli d’Italia.