Omofobia alla vigilia del Pride: insultati due ragazzi gay e imbrattata la panchina rainbow

Nardini: “Rassegnatevi, non ce la farete a fermare la piena uguaglianza”
È successo ancora, ancora una volta si è voluto colpire la comunità Lgbt+, la libertà di esprimere il proprio orientamento sessuale e identità di genere.
È l’ennesimo episodio vergognoso, dopo la bandiera di Arcigay bruciata a Livorno e la coppia di ragazzi omosessuali insultati a Tirrenia da due padri di famiglia che gli hanno detto “andate in bagno a baciarvi, ci sono bambini”.
“Da parte mia esprimo netta condanna e invio la mia solidarietà alla comunità, all’Ordine degli avvocati di Firenze e ad Arcigay Firenze – Altre Sponde, che hanno voluto quella panchina”.
Così l’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini commenta quanto accaduto nel parco di San Donato a Firenze dove nelle ore scorse è stata imbrattata con vernice nera la panchina Rainbow, la prima ‘inclusiva’ installata in Toscana e tra le prime tre in tutto il territorio nazionale.
“Quella panchina – sottolinea Nardini – ci ricorda tutte le persone discriminate per il loro orientamento sessuale o identità di genere, e imbrattarla significa voler attaccare l’intera comunità Lgbt+, tentare di fermare il cammino verso la piena uguaglianza. A chi ha compiuto questo gesto squallido rispondo: rassegnatevi, non ce la farete mai!”.
“La migliore risposta – conclude l’assessora – arriverà sabato prossimo da Livorno quando migliaia di persone sfileranno nel corteo colorato del Toscana Pride, ribadendo che la cultura dei diritti e del rispetto è forte e diffusa in Toscana e nel Paese. La Regione intende rafforzare il proprio impegno sul fronte delle politiche contro ogni forma di discriminazione, per superare stereotipi e pregiudizi a partire dalle giovani generazioni. La Toscana è terra di diritti, nessuno spazio per odio e discriminazioni”.