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Mobilità ciclista: approvata in consiglio regionale la legge con le nuove disposizioni

20 aprile 2022 | 16:45
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Mobilità ciclista: approvata in consiglio regionale la legge con le nuove disposizioni

La nuova legge prevede uno stanziamento di un milione e 60mila euro per l’attuazione nel triennio ’22-’24.

Il Consiglio regionale approva a maggioranza, con 23 voti favorevoli e 14 astenuti, la legge regionale che introduce nuove disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica. Il provvedimento modifica le leggi regionali 27/2012 e 65/2014.

La Regione Toscana, come ha spiegato la presidente della commissione Ambiente e infrastrutture, già dal 2012 aveva provveduto a definire una disciplina organica sulla mobilità ciclistica e, a distanza di circa un decennio, si è deciso di procedere ad un aggiornamento, sia per adeguarla alla sopravvenuta normativa nazionale, sia per introdurre nuovi elementi, finalizzati a promuovere tale disciplina in modo ottimale. L’iniziativa legislativa è del principale gruppo di maggioranza in Consiglio regionale.

Rendere più incisivo il raggiungimento di specifici obiettivi di ripartizione modale; aggiornare la definizione di ciclo-stazione, favorendone la realizzazione; incentivare, in coerenza con le disposizioni nazionali, lo sviluppo del ‘mobility management’; promuovere il servizio di condivisione delle biciclette (‘bike sharing’), la realizzazione di aree a priorità ciclabile e di parcheggi nei pressi dei luoghi pubblici di maggiore interesse; favorire una gestione coordinata degli interventi di manutenzione dei percorsi e dei tracciati, con particolare riferimento a quelli di interesse regionale, introducendo la possibilità per la Regione di sostenere i costi della manutenzione ordinaria fino al 90 per cento dell’importo. La nuova legge prevede uno stanziamento di un milione e 60mila euro per l’attuazione nel triennio ’22-’24.

Nel corso del dibattito in aula, sono stati accolti due emendamenti presentati dal principale gruppo di opposizione, per rafforzare l’aspetto sportivo della mobilità ciclistica e per precisare che il primo obiettivo degli interventi infrastrutturali dovrà essere quello di una mobilità ciclistica sicura.