Scritte fasciste all’Università di Siena. Nardini al presidio Cgil: “Giusto e doveroso esserci”

L'assessora: "Siamo stati la prima Regione a dotarci di una legge contro discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere"

“Oggi siamo in tante e tanti a Siena e come istituzione regionale era giusto e doveroso esserci. È bella ed importante la risposta corale che arriva da Siena. La Toscana si conferma terra che affonda orgogliosamente le proprie radici nei valori dell’antifascismo e della Resistenza, della democrazia, della libertà, dove non c’è spazio per odio, discriminazioni, violenze, omofobia, dove è inaccettabile attaccare un sindacato perché i sindacati sono un pilastro della democrazia e purtroppo in questi ultimi mesi sono stati oggetto troppe volte di minacce e intimidazioni”.

Lo ha detto l’assessora al lavoro, Università e ricerca, pari opportunità, cultura della Memoria Alessandra Nardini, partecipando questa mattina al presidio organizzato dalla Cgil davanti al Rettorato dell’Università di Siena in seguito alle scritte di matrice fascista e omofoba apparse ieri all’interno dell’ufficio di una dipendente dell’Ateneo, iscritta al sindacato e Rsu.

“Un episodio davvero molto grave e assolutamente inaccettabile. Siamo qua per esprimere solidarietà alla lavoratrice colpita, al rettore Frati, all’Ateneo tutto, alla Cgil”, ha ribadito l’assessora, che a margine del presidio ha incontrato lo stesso rettore e la lavoratrice, “una persona che all’interno dell’Università e della comunità senese porta avanti quotidianamente nel proprio lavoro e con il proprio impegno i valori distintivi della nostra regione come antifascismo, inclusione, solidarietà e uguaglianza – ha affermato l’assessora – e che probabilmente è stata attaccata perché si volevano attaccare quei valori che noi intendiamo assolutamente difendere e promuovere”.

“I luoghi della cultura, del confronto, del dialogo, della democrazia, come l’Università, dove si formano le giovani generazioni – ha sottolineato poi Nardini – non possono e non devono finire al centro di attacchi vili come quello accaduto ieri. Qui si costruisce il futuro della società”. “In Toscana e nel Paese – ha proseguito – non vogliamo ci sia spazio per rigurgiti nazifascisti. Noi siamo la Regione che ha nel proprio stemma il Pegaso alato che fu del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e i nostri valori sono chiari”.

L’assessora ha concluso ricordando l’impegno della Regione sulla cultura della Memoria e contro ogni forma di discriminazione: “Siamo stati la prima Regione a dotarci di una legge contro discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, lo scorso anno alla vigilia del 25 Aprile abbiamo siglato con l’Anpi, le istituzioni universitarie toscane come l’Università di Siena, e tanti altri soggetti, un protocollo di intesa per approfondire lo studio della Costituzione nelle nostre scuole. Crediamo che sia fondamentale un impegno ancora più forte verso le giovani generazioni e che non sia ammissibile nessun silenzio o sottovalutazione rispetto a episodi come quello di ieri”.

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